Nato in provincia di niente
Figlio di qualche pastore
Da prendere a sputi e schiaffi e pezze al culo
La sera di primavera
Volavano gli aquiloni
Brillavano le bandiere dell’anarchia
Le strade insanguinate
Per la lotta fra il bene e il male
Le porte del domani già spalancate
La cella troppo stretta
Per qualunque superlativo
Ma fuori la folla composta a pregare
…
Il sole già tramontava
E gli sbirri giocavano a dadi
E Franco che ci provava a respirare
Le stelle di Orione e del Cigno
E l’inutile melodramma
Qualcuno aveva già deciso per lui
E arrivarono le corone
E poi i fiori di primavera
Ciao Franco! Gridavano il nome dall’alto
Per diventare marinaio
E conquistare il mondo
Non si può realizzare così
…
Per un figlio di qualche pastore
Oppure figlio di nessuno
E chi l’avrebbe scritto sul muro eroe
In giudizio l’assassino
Con quell’arma contundente
Contro il sovversivo rinato
Per strade di periferia
E verdi pascoli di frontiera
Tentativi di fuga maldestri alla malora
La sera di primavera
Volavano gli aquiloni
Brillavano le bandiere dell’anarchia
1994