Periferia

9 aprile 2014

Ombre basse, occhi scuri
Sguardi persi, sguardi duri
Voci bianche, quasi vento
Sangue sporco di amore e cemento
Sangue e pioggia, sangue e neve
Sangue e pioggia anche quando non piove
E se piove, quasi vino
Quasi il pianto di un altro bambino che corre e per primo
Tocca il mare
Tocca il mare ma non pesca nessuno
E nemmeno qualcuno che lo voglia accudire
È un bambino che mette paura
Ci potrebbe tagliare la gola, ci potrebbe tagliare la gola
Ci potrebbe tagliare la gola, ci potrebbe tagliare la gola
E poi la strada e poi la vita
E poi la luce e poi la voce
E poi la voce e poi le mani
E tutto quello che gli conviene, tutto quello che gli fa bene
Tutto quello che gli conviene, tutto quello che gli fa bene
E può fare
Per quest’aria di periferia
Per quest’aria da buttare via
Per quest’aria di periferia
Per quest’aria maledettamente ubriaca
Maledettamente svampita
Maledettamente arrabbiata
Per quest’aria che aria non è
Per quest’aria affamata di te
Che ci passi ogni giorno perché
Al tuo cuore un sospiro darà
Anche se qui nessuno ci sta
Per quest’aria di fuori città
Apparentemente un po’ così
Bistrattata dagli altri che qui
Non ci trovano nulla per se
E non si accorgono che vita che vita che vita è
Ombre basse, occhi scuri
Sguardi persi, sguardi di periferia

1997


Lascia un commento: