Mi chiamo Mino e sono un figlio vero della Calabria
Sono arrivato fin qui a Milano dove la nebbia impera
Il mio paese non è un paese, è una contrada amara
Mille abitanti, mille speranze, San Pietro di Fiumara
E intanto scrivo canzoni, e intanto parlo di lei
E intanto vivo emozioni che non posso nascondere
Mi chiamo Mino, suono il violino, la tromba e il pianoforte
Al Do di petto posso arrivare con gran disinvoltura
Mio padre Rocco, un ferroviere, la mamma contadina
Una chitarra, cento illusioni, cascina Morosina
E intanto scrivo canzoni, e intanto parlo di lei
E intanto vivo emozioni che non posso nascondere
Mi chiamo Mino e gioco a calcio come un professionista
La palla al centro, lo sfondamento, finezze alla Rivera
Se la sconfitta della Reggina suonasse anche normale
Non potrei dire la stessa cosa dell’Internazionale
E intanto scrivo canzoni, e intanto parlo di lei
E intanto vivo emozioni che non posso nascondere
E intanto scrivo canzoni, intanto parlo di noi
E intanto provo emozioni che non posso descrivere
2011