Come ridi tu
E come rido io
Ci sono troppe storie anormali
Ci sono troppe corsie preferenziali
E qualche volta mi sembra di dire qualcosa di più
O qualcosa di meno
In cima a un grattacielo
Con la g maiuscola
Come giocare a briscola
Inginocchiato a quest’altare
Con la camicia da aggiustare
Inginocchiato a quest’arsura
Con una voglia che fa paura
E coi tuoi occhi che dicono tutto
E che dicono niente
E che dicono che
Buonanotte a te
Buongiorno ai pipistrelli
Buonanotte a te
Buongiorno ai brutti e ai belli
E chissà cosa diranno i telegiornali
E chissà cosa dirà Emilio Fede
E chissà cosa diranno le befane del mercato
E chissà cosa dirai anche tu
Il fiume scorre e dove va
Non si sa
Non si può sapere
Non si può neanche immaginare
Un mondo nuovo da scoprire
Due labbra nuove da assaggiare
E il cielo come una scommessa
E il mare come una promessa
E il buio dopo una tempesta
E ieri com’è stato hai scioperato
Contro chi hai sbuffato
Contro chi hai sbuffato
E ieri com’è andata la vendemmia
E ieri com’è andata la raccolta
Amore mio
Disgrazia mia
E chissà cosa diranno i telegiornali
E chissà cosa dirà Emilio Fede
E chissà cosa diranno le befane del mercato
E chissà cosa dirai anche tu
Immacolata concezione
Immacolata condizione
Immacolati tutti quanti
Carabinieri e lestofanti
Carabinieri e lestofanti
Carabinieri, odontoiatri, figli di nessuno, scapestrati, buone donne, buona filosofia
E un altro giorno è volato via
Ma tanto cosa vuoi che sia
E chissà cosa diranno i telegiornali
E chissà cosa dirà Emilio Fede
E chissà cosa diranno le befane del mercato
E chissà cosa dirai anche tu
2011