La storia di fra Cristoforo

11 aprile 2014

È Lodovico di padre mercante
Unico figlio di un dio benestante
Tante ricchezze da farne peccato
Nobile sì, ma ridente e beato

Ma basta poco per fare e disfare
Come un mattino da dimenticare
Con Lodovico c’è il servo fedele
Pronto è Cristoforo, alziamo le vele

Spregiudicato e contorto il signore
Pure pretende di avere l’onore
Di comandare e non cedere il passo
La folla intanto, cos’è sto fracasso

Rabbia, pudore, non dar precedenza
Meglio sarebbe chiamarla imprudenza
C’è chi vorrebbe sfidarlo a duello
Non gli rimane, a ‘sto punto, che quello

Fuori la spada, siam pronti a lottare
C’è chi purtroppo non sa ragionare
Son Lodovico, non sono un bambino
Non trasformatemi in un assassino

Colpi che sferrano al cielo e alle stelle
Macchie di sangue, si rischia la pelle
Sangue che cola, ne va della vita
Non c’è speranza, né via di uscita

Con Lodovico già messo alle strette
Geme anche il vento che inverno temette
Ma c’è Cristoforo, amico speciale
Pronto a coprirlo dal colpo mortale

Crolla in un lago di sangue l’amico
Meglio farebbe a scappare il nemico
Non c’è futuro che basti alla spada
Non conveniva sbarrargli la strada

Ma Lodovico è tutt’altro che fiero
Ci son domande più buie del nero
Non solo frasi da stigmatizzare
Senza saperlo sta già per cambiare

Coscienza dice, buon cuore comanda
E sarà quella la sola domanda
Non sarà il canto di un ricco magnate
Ma solo quello di un umile frate

2013


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