GMF la domenica mattina
Che belli gli occhi di una donna che cammina
Suonano le campane perché domattina
È l’ora di partire
E l’ora di partire è un po’ come morire
Ma non l’avessi mai saputo è questo il mio mestiere
Curare il fegato, curare le indisposizioni
Della gente
Io sono un medico, un po’ dispotico, ma non nevrotico
Probabilmente vivo la mia professione, con gran passione e versatilità
Io sono un pratico, un diplomatico, benché antipatico
Probabilmente vivo nella convinzione, della ragione senza arbitrarietà
GMF brilla il fuoco di un camino
Arrivederci mamma, parto col sorriso
Parto con le pinze, e pure il bisturi
E l’anestetico
E un giorno col mio nome chiameranno la via
Via Gian Matteo Ferrario suona già poesia
Evviva Carlo IV e l’università
Di Pavia
Io sono un medico, un po’ dispotico, ma non nevrotico
Probabilmente vivo la mia professione, con gran passione e versatilità
Io sono un pratico, un cibernetico, benché antipatico
Probabilmente vivo nella convinzione, della ragione senza arbitrarietà
GMF non sono solo benestanti
Bianca Maria Sforza è solo una fra i tanti
Ci vuol coraggio, ci vuol tanta disciplina
Per non cadere
E la malaria non è l’unica sconfitta
Ci sono dolori che la storia non comprende
Ci sono piaceri che non possono durare
Per l’eternità
RIT. Io sono un medico, un po’ dispotico, ma non nevrotico
Probabilmente vivo la mia professione, con gran passione e versatilità
Io sono un pratico, un matematico, benché antipatico
Probabilmente vivo nella convinzione, della ragione senza arbitrarietà
2011