Una canzone sospesa

12 agosto 2015

Quando sta per arrivare una canzone succede qualcosa nell’aria, nella mente. Così stamane mi sono alzato di buonora con un tiro diverso e alla fine è nata “Lettera ad Antonio Banfi”, altro brano per il cd di Vimercate. Alle 9.04 era già completo. È stata una piccola magia, credo di amare moltissimo questo testo, non so bene come abbia preso forma fra i miei neuroni; ma è di sicuro il migliore fra tutti quelli realizzati fin qui per il terzo capitolo della trilogia del Villaggio. Dedicata a un grande filosofo. La musica è di stampo cantautorale, si presta a ottimi arrangiamenti minimali, interessante la modulazione sul ritornello, vedremo… Confesso che mi piacerebbe ricavarne un video. È una canzone davvero senza tempo. Totalmente sospesa.

rBJNQQO

LETTERA AD ANTONIO BANFI

Lo sai che faccia ha la filosofia
Lo sai quanto è moderna la fotografia
Lo sai che voleranno sempre di più
E Benedetto Croce

Lo sai che faccia ha la malinconia
Lo sai che Daria aspetta un’altra tua poesia
Lo sai che il futurismo non mi va
E Tommaso Marinetti

Non c’è spazio per le ovvietà
Non c’è discorso che mi consolerà
Qui davvero non c’è alcuna intensità
E dove vivi tu, chissà

Lo sai che non è sempre facile votare
Lo sai che se un politico ci sa fare
È tutta un’altra storia, un’altra verità
Chiamalo socialismo

Lo sai che il vento soffia anche d’estate
E se punta al mare saranno mareggiate
Lo sai che c’è chi non la pensa come te
E Giovanni Gentile

Non c’è spazio per le ovvietà
Non c’è discorso che mi consolerà
Qui davvero non c’è alcuna intensità
E dove vivi tu, chissà


Lascia un commento: