di ritorno da rovereto. avrò dormito sì e no tre ore. ieri sera ho parlato con un bravissimo musicista curdo, Serhat Akbal. mi ha mostrato il suo baglama. suono meraviglioso, tecnica sopraffina. non so come si possa arrivare a tanto, la musica araba è un mondo ancora tutto da esplorare. poi ho finalmente stretto la mano a un po’ di ragazzi che lavorano per OBC. ma un paio d’altri sono stati i momenti più sublimi. la notte prima di rincasare e la mattina prima dell’alba. in entrambi i casi ho camminato a lungo per le vie della cittadina, scoprendo angoli davvero suggestivi: erano il silenzio delle tenebre e l’inconscio collettivo di Jung…