Alla gente non interessa la musica. O almeno non le interessa come le interessa un bel piatto di carbonara. L’ho sempre saputo ma fa male accorgersene ogni volta. In questi giorni lo verifico in Friuli, dove ci sono cittadine e paeselli incantevoli, con localini stupendi, che rimandano tanto alla cultura slava, quanto a quella mitteleuropea, dove però manca l’anima: manca la musica. Non c’è musica. Le piazze sono vuote e silenziose. Possibile che nessuno se ne accorga? Oggi ero in giro per Pordenone, ieri ero a Gorizia, qualche giorno fa a Portogruaro e a Marano. Gioielli di storia e arte. Ma non c’è musica. C’è troppo silenzio. E il silenzio delle città uccide il pensiero. Non si può pensare solo alla carbonara. È necessario anche bere e ascoltare. Musica. Oggi è bastato il suono lontano di una fisarmonica, di un rom che chiedeva l’elemosina, e tutto è tornato a quadrare. Ma per chi altri?