Andare a Torino vale sempre la pena, è una città ai margini, provinciale. L’occasione era la Fiera del libro che ora non sarà più: se l’è presa Milano. Io milanese dovrei esserne contento, sono già là in effetti, alla prima edizione 2017. Ma la sensazione non è quella di una conquista, bensì di uno smarrimento. In termini capitalistici, ok, ma non dovrebbe essere solo questo. Si dimenticano le radici, le passioni primigenie, le idee degli altri. E allora… a Torino ci torneremo comunque, anche a vedere i Subsonica…