Per la prima volta al Barcaiolo, a Pescarenico. Felice serata. Due persone mi stuzzicano più delle altre. Un signore anziano con le lacrime agli occhi che canticchia le canzoni di Gaber, e un tipo squinternato che sa di alcol lontano miglia, che mi invita a suonare con lui sul piazzale antistante il locale. Mi raggiungono Andrea, Mauro e rispettive consorti. Dimenticavo il funambolico assistente del suono, che per poco non manda all’aria tutto l’impianto.