Ieri sera concerto di Pino Daniele, mai amato, ma ieri sera, magico. Forse perché con Sofi, a correre avanti e indietro sulla battigia, la luna alta e splendente sull’orizzonte, una brezza estiva tonificante. Certe canzoni che ascoltavamo soprattutto a metà anni Novanta, a casa di Toschi, il Settecento a un passo, un vecchio guscio di tartaruga gigante, Brindisi, ragazze spregiudicate che volavano sullo skate. Belle sensazioni. Ieri e oggi.