Il sovversivo

7 marzo 2017

Nato in provincia di niente
Figlio di qualche pastore
Da prendere a sputi e schiaffi e pezze al culo

La sera di primavera
Volavano gli aquiloni
Brillavano le bandiere dell’anarchia

Le strade insanguinate
Per la lotta fra il bene e il male
Le porte del domani già spalancate

La cella troppo stretta
Per qualunque superlativo
Ma fuori la folla composta a pregare

Il sole già tramontava
E gli sbirri giocavano a dadi
E Franco che ci provava a respirare

Le stelle di Orione e del Cigno
E l’inutile melodramma
Qualcuno aveva già deciso per lui

E arrivarono le corone
E poi i fiori di primavera
Ciao Franco! Gridavano il nome dall’alto

Per diventare marinaio
E conquistare il mondo
Non si può realizzare così

Per un figlio di qualche pastore
Oppure figlio di nessuno
E chi l’avrebbe scritto sul muro eroe

In giudizio l’assassino
Con quell’arma contundente
Contro il sovversivo rinato

Per strade di periferia
E verdi pascoli di frontiera
Tentativi di fuga maldestri alla malora

La sera di primavera
Volavano gli aquiloni
Brillavano le bandiere dell’anarchia

1994


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