Orgoglio vintage

14 aprile 2016

C’erano due buchi dove amavo rintanarmi quando c’era in programma qualche lezione pallosa: Metropolis dischi e la libreria Puccini di corso Buenos Aires. Mi piaceva perché aveva libri che non esaltavano le mode correnti e dove si potevano trovare titoli assurdi tipo “La magia nella Lombardia del seicento” o “Novelle bulgare di autori perduti”. Oggi, però, la triste notizia: dopo cinquant’anni la Puccini chiude. Il motivo è lo stesso che si sente da mesi: la gente non legge più. (Crede di leggere su internet, ma non è la stessa cosa). Dunque è ufficiale: librerie, edicole, botteghe, diventano icone dell’Otto/Novecento e io… un individuo sempre meno al passo coi tempi, ma sempre più orgogliosamente vintage.

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