E’ troppo poco (e comodo) chiedere a un popolo marginalizzato e bistrattato per secoli di adeguarsi alle nostre regole. Occorre elaborare un sistema di dialogo costruttivo e propositivo. Venerdì 8 aprile è la giornata internazionale del popolo rom e sinti, riconosciuta dall’ONU nel 1979. Sarebbe ora di valorizzarla e dare credito a quasi 200mila persone che, solo in Italia, continuano a essere vittime di pregiudizi e luoghi comuni. Lo scandalo è che (se si esclude qualche triste e scontato appuntamento istituzionale) nessuno ha organizzato mezzo evento. Eppure la politica del buonsenso dovrebbe partire proprio da qui.