cari amici, oggi per la prima volta ho fatto visita all’hub. ho stretto la mano a un amico profugo. i suoi occhi parlavano di un futuro vago e di una sofferenza lontana e imperscrutabile. mi è venuta un’idea per la festa del paese (che cadrà fra due settimane). far sì che sia festa del paese anche per loro. domenica dopo pranzo (verso le 14.00) andiamo insieme a portargli qualche torta al latte? di quelle tipiche che facevano le nostre nonne? ne basterebbero una decina e… poi magari gli facciamo sentire anche qualche canzone popolare… non servirà a ridargli chissà quale speranza, ma potrebbe essere un bel modo per coinvolgerli e farli sentire più vicini alla nostra realtà; e per noi occasione per imparare a interpretare le cose in modo più oggettivo, senza i tanti condizionamenti che ci affliggono. io da solo non posso fare granché, ma con un po’ di amici verrebbe tutto più semplice. ci stareste?