Ceresole Reale
13-14 aprile 2015
Il premio è…
Il premio è Davide che sa tutto dei Ramones e racconta la storia del suo primo indimenticabile pogo
Il premio è Daniel che con le mani e i piedi mezzi assiderati e la spalla ko retrocede per aiutare due compagne in difficoltà
Il premio è Federico che vorrebbe raggiungere la cima più alta e fare terra bruciata dietro sé, ma che, comprendendo l’importanza del gruppo, senza tanti perché e percome fa dietrofront, pronto per una nuova entusiasmante odissea
Il premio è Jacopo, il più alto della classe, che dorme sulla brandina più corta senza lamentarsi, inconsapevole delle mille carte che ha ancora da giocare sui banchi di scuola
Il premio è Giovanni che scopre in Simone, l’autista, un nuovo amico con cui passare la serata e che alle due di notte, mentre tutti dormono, è ancora in giro a fare cagnara
Il premio è Juan che raggiunge il masso più isolato e lì rimane a contemplare, forse per la prima volta, il silenzio
Il premio è Sofia che cerca per due giorni una cintura e che quando la trova è già ora di tornare a casa, sulle note di uno dei suoi gruppi più amati, i Dear Jack
Il premio è Simone che con i piedi intirizziti e le calze inzuppate si crogiola al sole auspicando un nuovo selfie sotto una parete a strapiombo
Il premio è Emanuela che chiede se nel rifugio ci sono i fantasmi, che si storta la caviglia su un sentiero inventato, che non ha mai ascoltato London Calling dei Clash, ma va avanti senza battere ciglio
Il premio è Veronica che dopo il primo giorno di salite comprende le sue potenzialità e arriva alla Cà Bianca prima di tutte le altre
Il premio è Elena che sul nevaio con la luce accecante presta i suoi occhiali da sole al prof e che non si arrende di fronte alla salita più pericolosa
Il premio è Nicole che quando si abbassano le luci suona divinamente Yann Tiersin, pronta a domare le vertigini del giorno dopo e, forse, a immaginare la sua prima canzone
Il premio è Mario che sfida senza remore la neve e l’acqua gelida dei torrenti con le scarpe da ginnastica
Il premio è Giulia che protegge i girini in una bottiglia di plastica con il bellissimo sogno nel cassetto di poter un giorno comprendere il linguaggio di chi è nato per volare
Il premio è Carlotta che crolla di sonno ma starebbe in piedi fino all’alba se ci fosse la possibilità di cantare un’altra canzone dei Modà
Il premio è Marco che chiude la fila durante la discesa più impervia e che in barba a Virgilio, durante il quizzone, è sempre in pole
Il premio è Luca che c’è, anche se non c’è
Il premio è la professoressa Pagnoncelli che con la sua cadenza bergamasca alterna senza problemi le morene del Quaternario alle canzoni di Jimmy Sommerville
E infine il premio è il professor Grossi che non sa più cosa inventare per passare ai ragazzi il messaggio che la montagna è una sorta di metafora della vita, perché i grandi traguardi e i grandi obiettivi possono essere raggiunti solo con la fatica e la sofferenza; e che vale sempre e comunque la pena provarci, andare avanti, mettersi in gioco, in discussione, non arrendersi mai, anche quando tutto sembra molto, molto più grande di noi