# 1
la ragione non sta
dalla parte del vincitore
ma di chi ha saputo patire
(ha dovuto pascere il mestruo)
il dolore di uno
dovrà bilanciare
quello dell’altro
e solo allora la parola conterà
l’uomo dimentica troppo in fretta
e così si ripete
riflettendo scontate retoriche
se la speranza non c’è
non è colpa di nessuno, oggi
ma di qualcuno, ieri
quando avremo espiato la loro sprovvedutezza
allora sì
ma intanto il quadro oltraggioso
di un’umanità decadente
giustifica ogni mezzo
facendoci piccoli e inutili
molto più piccoli e inutili
di quello che siamo già
# 2
Le voci più belle
Sono quelle dell’estate
Che si rincorrono
Di cortile in cortile
C’è lui che dice a lei così
E lui che la rimprovera
Non cambiano i ragionamenti
Ma solo le fermate
Un uomo che passa
Un tipo piange
Il rossore della sera
Qualcosa da miagolare
Così trascorre la convalescenza
Tra alti e bassi
E le bellissime istantanee
Offerte da una finestra semi-aperta
# 3
Era un tipo da quattro soldi
Con la cintura del Charro
Cantava Battisti
Io Gozzano
Abbiamo provato a fischiarla insieme
Ma con scarso successo
La sua aurea gli impediva
Di vedere oltre la linea dell’orizzonte
Ricordo ancora il modo in cui ci lasciammo
Un addio privo di ogni nostalgia