Con un coltello si possono fare mille cose
Con un coltello si può anche affettare la felicità
Con un coltello si possono dire mille scemenze
Con un coltello si può anche sfidare la gravità
Ma quello che oggi farò
Non me lo perdonerò
Mi è stato chiesto di uccidere
Tutto quello che ho
Figlio non discutere non ridere non piangere
Ma fattene anche tu una ragione
Non a tutti è consentito leggere la mente
Di chi sta al di là di ogni stagione
Con un coltello si possono dare troppe speranze
Con un coltello si può anche ferire la normalità
Con un coltello non servono dubbi ma insana coscienza
Con un coltello anche il sole al mattino non risorgerà
Ma quello che adesso farò
Certo mi biasimerò
Mi è stato chiesto di uccidere
E io ubbidirò
Figlio non discutere non ridere non piangere
Ma fattene anche tu una ragione
Non a tutti è consentito leggere la mente
Di chi sta al di là di ogni stagione
2014
La vedi che pare discutere di tante cose
Di tutto, di niente
La vedi aggrappata a un salvagente
A una vita in salita
La vedi arrabbiata, contenta
Talvolta sorridere anche nella tormenta
Promuovere facili tesi sul bene e sul male
E la pornografia
La vedi al principio di tutti i pretesti
Dirigere un coro dal suono nasale
Pretendere il massimo dalla pazienza
E dalla magnanimità
La vedi che passa di qui ogni mattina
Sincera, arrogante, disposta, sorniona
Con l’abito preso da poco dalla sartoria
Una fotografia
La vedi così, con quegli occhi da grande
La vedi così che ti sembra davvero importante
La vedi però non sai bene che dirle e che fare
E’ una donna speciale
Per non dire eccezionale
E’ una donna speciale
La vedi convinta di poter risolvere dubbi
Curare incertezze
Proverbi da tramandare all’altro
Agli altri, alla felicità
La vedi scommettere sulle effemeridi
E l’ultimo sorso di vino
La vedi fumare distratta, indefessa
Senza tanti perché e percome
La vedi promuoversi senza fatica
Un pensiero che sfuma dal cuore alle dita
Cercare ragioni per non rinunciare
All’ennesimo sogno
La vedi dal primo dell’anno a Natale
Non c’è Pentecoste che tenga
Che possa svelare i segreti nascosti
Del suo incomparabile io
La vedi così, con quegli occhi da grande
La vedi così che ti sembra davvero importante
La vedi però non sai bene che dirle e che fare
E’ una donna speciale
Per non dire eccezionale
E’ una donna speciale
La vedi col senno di poi confidare a un’amica
L’inutile corsa al cospetto
Di chi non comprende il disagio
Dell’ultimo della classe
La vedi affannarsi, provarci, confondersi
Fra le risposte del vento
I granelli di sabbia, un destino perverso
L’estate, l’estate di Sara
La vedi che prova a comporre una bella canzone
Aiutata da un figlio
Che se arriverà sarà come
La terra promessa
La vedi che offre il suo grembo
A un uomo venuto da un mondo lontano
Da un mondo diverso, irreale, e per questo, forse
Più vero
La vedi così, con quegli occhi da grande
La vedi così che ti sembra davvero importante
La vedi però non sai bene che dirle e che fare
E’ una donna speciale
Per non dire eccezionale
E’ una donna speciale
2014
Se sarà terra sarà una promessa
Se sarà terra sarà una risposta
Se sarà terra sarà un compleanno
Se sarà terra sarà così
Se sarà terra saranno le tue braccia
Se sarà terra saranno i miei discorsi
Se sarà terra verranno a benedirci
Se sarà terra sarà così
Così lontana da Babilonia
Dai cammellieri di Mesopotamia
Deserti e nebbie di Carran
Così lontana dai miei pensieri
Dai patriarchi di oggi e ieri
Canzoni e miti di Canaan
Se sarà terra sarà un sodalizio
Se sarà terra sarà già carnevale
Se sarà terra sarà un vaticinio
Se sarà terra sarà così
Se sarà terra saranno i tuoi consigli
Se sarà terra saranno i miei cent’anni
Se sarà terra sarà un arrivederci
Se sarà terra sarà così
Così lontana da Babilonia
Dai cammellieri di Mesopotamia
Deserti e nebbie di Carran
Così lontana dai miei pensieri
Dai patriarchi di oggi e ieri
Canzoni e miti di Canaan
Se sarà terra sarà una nuova eclisse
Se sarà terra sarà di Melchisedek
Se sarà terra sarà Matusalemme
Se sarà terra sarà così
Se sarà terra sarà un israelita
Se sarà terra sarà un dio cristiano
Se sarà terra sarà un musulmano
Se sarà terra sarà così
Così lontana da Babilonia
Dai cammellieri di Mesopotamia
Deserti e nebbie di Carran
Così lontana dai miei pensieri
Dai patriarchi di oggi e ieri
Canzoni e miti di Canaan
2014
Vorrei raccontarvi la storia di un mio caro amico
Nato cinquant’anni fa in un piccolo borgo americano
Cosparso qua e là di strade ferrate e treni a vapore
A dire il vero un po’ isolato dalle grandi città
Comunque pur sempre nel cuore del Minnesota
Iniziò ben presto ad appassionarsi alla musica blues
Dal grande Leadbelly al folk di Woody Guthrie
Con i primi dischi arrivano anche le prime fughe
A sette, nove, quindici anni, di continuo
A diciotto anni scappa per l’ultima volta
Il suo spirito di adolescente non tornerà mai più
Tornerà un uomo diverso da tutti gli altri
Con nuove mete, sogni, con nuove ambizioni
Con la mente rivolta al sole e alle sue canzoni
Canzoni di protesta e anti guerra
Il suo nome oramai è segnato dal destino
Il piccolo menestrello di Hibbing, malconcio e un po’ bambino
Perduto ormai per sempre anche il suo nome di battesimo
Oltre oceano, oltre i confini del suo paese
Regnerà per sempre la voce del suo sapere
Vi ho raccontato la storia di un mio caro amico
Nato cinquant’anni fa in un piccolo borgo americano
Cosparso qua e là di strade ferrate e treni a vapore
A dire il vero un po’ isolato dalle grandi città
Comunque pur sempre nel cuore del Minnesota
1992
Il bicchiere posa sul labbro
Per una volta ancora
Il domani si fa presente
Il passo lento, fiacco, è spento
E’ accompagnato dalla danza
Armoniosa dei fiori
E delle piante lungo il ciglio
Segnato dall’asfalto
Ma il cielo disegna le ombre
Di un uomo sulla strada
E canta i suoi passi senza speranza
Verso un domani senza storia
E l’assaggio si fa sorso
Il sorso è ormai bottiglia
Mentre la mente riflette i bagliori
Di un’età trascorsa troppo veloce
Succube di una dolcezza troppo grande
Di una vita incompresa
Questo è ciò che resta
Il ricordo di un uomo che cammina per sempre
Lungo quella strada
Baciata dal sole
Segnata dal sole
Segnata dagli ansimi
Di un bicchiere di troppo
1991
E l’una è già suonata
Gli echi dei brindisi sono andati
E il firmamento
Regna sulla storia
Giornate appagate dal riso dei minuti
E spensierate parole vane
Fra un bicchiere e l’altro
La politica si riveste di strane forme
L’anarchia è un’utopia
E il comunismo è morto
Menti stanche e stolte
Vaneggiano sulla vita
Un discorso tira l’altro
E il tavolo si ravviva
Si smorza la schiuma nei bicchieri
Fumate si dileguano
Creando forme immani fra le mura
Le donne sono tante e ravvivano la memoria
Giocate nel timore
Nell’incertezza della gloria
Passa stanco e lento il tempo della sera
Chiacchiere contorte
Fan più chiasso anche dei tir
Gioventù modello, gioventù bruciata
Fenomeni diversi
Che vivono la giornata
Pensare e non mentire
Cercare e poi scoprire
Il domani dietro l’angolo
Fatto di speranze
E l’una è già suonata
Gli echi dei brindisi sono andati
E il firmamento
Regna sulla storia
Giornate appagate dal riso dei minuti
E spensierate parole vane
Fra un bicchiere e l’altro
La politica si riveste di strane forme
L’anarchia è un’utopia
E il comunismo è morto
1991
La chitarra con il manico nero non la trovi più
Se n’è andata per portare sulla Terra un po’ di cielo blu
Tu che parli sottovoce con un uomo che sa
Farti sentire importante
Per non essere fra gli altri con il cuore di gomma
Sopra una stella cadente
Per ora tu rimani lì per vedere se
Tua madre ha già giocato le sue carte per sapere che
Cancelli dal tuo volto le rughe più grandi
Fratello cresciuto di notte
Col tuo sguardo alto sopra le righe di un mondo
Che non ha più risposte
Se poi un giorno, lungo il tuo cammino
Troverai la tua chitarra in mano a un assassino
Non prenderlo a calci lui
Sarà uno dei nostri domani
Quando il sole brillerà
Quando il sole brillerà
Lascia pure la tua casa a tuo padre per la libertà
Per un sogno qualunque proibito dalla società
Sei contento come un cuore imbottito di pace
Di carezze mantenute
Da un amore stranamente vietato da chi oggi
Non vale più niente
Per ora tu rimani lì fra la vita e chissà
Quale altra messinscena volgare di chi non sa
Che due giornali han pubblicato il tuo nome davvero
Per milletrecento lire
Che due giornali per diffondere il tuo nome famoso
Han chiesto per favore
Se poi un giorno, lungo il tuo cammino
Troverai la tua chitarra in mano a un assassino
Non prenderlo a calci lui
Sarà uno dei nostri domani
Quando il sole brillerà
Quando il sole brillerà
1994
Gli occhi che guardano oltre le stelle
Son fiori che nascono e poi
Raccontano il nostro colore
Dipinto dal sole più rosso che mai
Qualcuno che chiede rispetto
Si trova costretto a capire oramai
E a contare le corna subite
Le storie passate in un mare di guai
Saprò raccontarti mio giovane amico
Qualcosa che tu non dirai
All’uomo vestito di nero
Sorpreso dal cielo che rinnegherai
Il piatto di un disco segnato dal ritmo
Di un dolce e stonato tictac
Ricorda i tuoi occhi velati di rabbia
Per l’esile uomo in frac
Il tuo guardia boschi non trova gli accordi
Suonati in quell’ultimo jazz
Non trova gli accordi mancanti
Suonati una volta in quel piano bar
Se poi lui ti inventa un’altra scemenza
Io sono sicuro cadrà
Coperto di infamia con poco di lode
Sul fuoco della vanità
1994
Asia
Si veste stranamente
E non ha più paura
Degli occhi della gente
Attrice o spettatrice
È femminilità
Silenziosa ma non triste
È quanti dubbi avrà
Pazienza
Pazienza le sue labbra
E chi le assaggerà
Inopportunamente
Per vizio
O per desiderio
E quante volte il cielo
La prenderà per mano
E quante volte un sogno
L’accarezzerà
Amore in mezzo agli occhi
In un amore tatuato
Sulla pelle di un ombelico
Che segreti non ha
Sensibilmente donna
Caparbiamente bella
Per un pugno di perditempo…
E porta ancora quegli occhiali
Dio mio li porta ancora
E come è bello immaginarla
Compagna di viaggio
E come è bello immaginarla
Trovassi il modo di incontrarla
La porterei lontano
E le farei vedere le stelle
Da vicino
Ma c’è la luna sopra i tetti
Che divora tutti quanti
E Asia
Che non è qui con me
E Asia
Che chi lo sa… dov’è
1998
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna ha la cistite
Dimmi tu se si può fare
Quello che vogliamo noi
Noi vogliamo andar per campi
A tampinar la Marinella
Ben più bella di un fior di loto
E anche più bella di Britney Spears
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna, na, na, na
Quando il cielo butta male
E non c’è scampo per gli aironi
Né per quelli come noi
Sassolini di periferia
Sotto il ponte degli agguati
Sotto il ponte della libertà
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna non capisce
Che l’artrite e la cistite
E la bronchite e l’epatite
Son le solite scemenze
Di chi non è abituato
A mangiar poco salato
Questo al fegato bene non fa
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna ha la cistite
Dimmi tu se si può fare
Quello che vogliamo noi
Noi vogliamo andar per campi
A tampinar la Marinella
Ben più bella di un fior di Loto
E anche più bella di Britney Spears
2009