Gli amici di Pirre coriandoli nella bufera
Gli amici di Pirre e qualcuno con la canottiera
Gli amici di Pirre e di colpo la prima è passata
Gli amici di Pirre tre calci a una palla scassata
E l’estate che arriva come una processione
E l’estate che arriva strana benedizione
E l’estate che arriva cronache busnaghesi
E l’estate che arriverà
Gli amici di Pirre che sanno guardare lontano
Gli amici di Pirre fra scarpe di moda e il cambriano
Gli amici di Pirre e una storia che soffia nel vento
Gli amici di Pirre fenomeni da affinamento
E l’estate che arriva come una processione
E l’estate che arriva strana benedizione
E l’estate che arriva cronache busnaghesi
E l’estate che arriverà
Gli amici di Pirre che aspettano solo la luna
Gli amici di Pirre e domani sarà la fortuna
Gli amici di Pirre che ridono senza pensare
Gli amici di Pirre quanto c’è da studiare
E l’estate che arriva come una processione
E l’estate che arriva strana benedizione
E l’estate che arriva cronache busnaghesi
E l’estate che arriverà
2015
Primo dell’anno, qualcuno ha bussato
Uomo di mondo, pacioso e beato
Tempo presente, passato e futuro
Valla a capire la scritta sul muro
Jambo, jambo, bwana
Asante, asante, sana
Nakupende sana wewe
L’Africa Joseph, dov’è finita
Giocala, vivila, un’altra partita
Ridono, piangono, saltano ancora
Non son cambiate le cose da allora
Jambo, jambo, bwana
Asante, asante, sana
Nakupende sana wewe
Viva la birra, abbasso il collegio
Per te soltanto un inutile sfregio
Taglio del nastro, dovere, abbondanza
Il maturando fra boria e arroganza
Jambo, jambo, bwana
Asante, asante, sana
Nakupende sana wewe
Suonala, spegnila, la campanella
Svevo, Manzoni, un pianeta, una stella
Pizza, focaccia, un bicchiere di tè
Niente di alcolico, al peggio un caffè
Jambo, jambo, bwana
Asante, asante, sana
Nakupende sana wewe
Maggio è arrivato, l’estate è vicina
Tipico il suono dell’adrenalina
L’Africa Joseph la senti cantare
Mi raccomando non farla scappare
Jambo, jambo, bwana
Asante, asante, sana
Nakupende sana wewe
2015
Giulia ride e scherza
Ride e scherza con l’amore
E non ha tempo di pensare
Che potrebbe non sembrare
Come lei l’ha immaginato
Un amore appassionato
Oppure un cielo in divenire
E quanto costa la felicità
Giulia si accontenta
Di sognare un’avventura
Apre e chiude una finestra
Forse un’opportunità
Giulia non ha più scommesso
Sulla propria fantasia
Giulia appena sedici anni
E quanta voglia di volare via
Giulia troppe cose
E quanti libri da spulciare
Quanti secoli di noia
O semplicissime canzoni
Giulia nottetempo ancora
Come un taglio di capelli
Da provare e riprovare
E raccontare com’è che si fa
Giulia il pomeriggio
E un altro avverbio da studiare
Lui perduto chissà dove
L’importante è esagerare
Lui nascosto nella nebbia
Inconsapevole e perduto
Lui che cerca ma non trova
Un’altra ipotesi d’infedeltà
Giulia arrivederci
All’anno prossimo che arriva
Come un’emergenza pura
Quasi un’altra primavera
E il bianco che confonde il nero
E il nero che toglie il respiro
E finalmente un po’ di pioggia
E finalmente Giulia eccola qua
2015
L’ira di Achille
Anche più forte della paura
Anche più spinto degli uragani
Anche di notte col temporale
Anche domani
Anche per sempre con gli occhi bassi
Anche col vento più prepotente
Anche col dubbio o con la certezza
Anche per niente
E’ l’ira di Achille, non un imbecille
Anche per poco o per suggestione
Anche se fosse per un marziano
Anche per gioco o per passatempo
Anche lontano
Anche per Elena e le sue ancelle
Anche nel fremito della gioia
Anche per Ettore o per Ulisse
Anche per Troia
E’ l’ira di Achille, non un imbecille
Anche per l’aria che respiriamo
E per Venezia che si fa Chioggia
Anche se nevica da cent’anni
Anche la pioggia
Anche se prima dei miti greci
Anche se odiassimo andare al mare
Anche ricevere un bel regalo
Già da buttare
E’ l’ira di Achille, non un imbecille
E per l’Iliade e l’Odissea
E cosa direbbe Poseidone
Se non ci fossero le stagioni
O un’emozione
E per la gente che non si arrende
E per la gente che va di fretta
E per la gente che si dispera
In bicicletta
E’ l’ira di Achille, non un imbecille
2015
Elena, comiche
Regno di Afrodite
Ripide salite
Elena complice
Leda non si ostina
Tindaro si inchina
E belle come te
E belle come te
E belle come te
E belle come te non ce n’é
Elena, Paride
Troia non aspetta
Tiepida vendetta
Elena, vittime
Della giovinezza
Stupida bellezza
E belle come te
E belle come te
E belle come te
E belle come te non ce n’é
Elena fragile
Piangere non basta
L’agorà di Sparta
Elena, Nemesi
Luci di frontiera
Autunno e primavera
E belle come te
E belle come te
E belle come te
E belle come te non ce n’é
Elena tragica
Ettore e l’amore
Rapido e indolore
Elena, Venere
Sta arrivando Oreste
Peggio della peste
E belle come te
E belle come te
E belle come te
E belle come te non ce n’é
2015
La nostra canzone è finita
Le rondini volano via
Lontano, lontano
Chissà verso quale città
Tu che guardi la luna cantare
Che resti da sola a guardare l’estate morire
Che resti da sola a guardare la vita brillare
Non è tuo padre che per invitare una rosa
Per avvicinare un amore che conti
Ti trovi una scusa che basti
Saperti ormai sposa
Per la vita
Quella vera che va
Che è la nostra vita quella vera che va
Per un albero di noci, per tutti i tuoi segreti
Per un albero di noci e per tutta la città
Da domani sarò grande, in mezzo alla mia gente
In mezzo alla mia gente sarò grande e crescerò
Oppure starò solo, vicino alla tua casa
Vicino al tuo profumo sarò grande e crescerò
Tu che parli di un giorno importante
Che resti da sola a giocare la carta vincente
Che resti da sola a gridare chi tutto chi niente
Non è tua madre che per imitare un qualcosa
Per allontanare un dolore che conti
Ti trovi una scusa che basti
Saperti ormai sposa
Per la vita
Quella vera che va
Che è la nostra vita quella vera che va
Per un albero di noci, per tutti i tuoi segreti
Per un albero di noci e per tutta la città
Da domani sarò grande, in mezzo alla mia gente
In mezzo alla mia gente sarò grande e crescerò
Oppure starò solo, vicino alla tua casa
Vicino al tuo profumo sarò grande e crescerò
La nostra canzone è finita
Le rondini volano via
Lontano, lontano
Chissà verso quale città
1995
Amala
E non discutere
Qualunque cosa non ti basta mai
Limiti
Dell’impossibile
Magari un giorno o l’altro capirai
Amala
E non deluderla
Se qualche volta sembra assurdità
Provaci
Ma non confondere
Il vero amore con la libertà
E allora sì che la vedrai
Con occhi che non son più i tuoi
Ma saran quelli di una stella che cammina
E s’innamora di mari e nuvole
Amala
E fatti furbo se
Qualcuno prova a dirti non ce n’è
Facile
Per chi non naviga
Procrastinare tutto ciò quel c’è
Scrivile
Un’altra lettera
E prova a dirle qualche cosa in più
Privati
Dell’encomiabile
Ce ne son storie e non sei sempre tu
E allora sì che la vedrai
Con occhi che non son più i tuoi
Ma saran quelli di una stella che cammina
E s’innamora di mari e nuvole
2014
Verrà anche la neve, distratta, diversa
Verrà anche di notte con l’aria un po’ persa
Verranno i tuoi occhi di duro lavoro
Sorrisi di burro, canditi e pandoro
Verranno pastori da Gerusalemme
Seguendo una rotta che punta a Betlemme
Verranno col vento vestiti per caso
Giubbetti di pelle, mantelli di raso
E Natale verrà così
Come il bello di un vecchio film
E ci sarà da ridere, e quante chiacchiere
E Natale verrà da sé
Come un treno per Saint Tropez
E quante storie da vivere
Verranno parenti da oriente e occidente
Ricordi, pensieri, di un tempo indulgente
Verranno col buio anelando all’estate
Canzoni stonate presto dimenticate
Verranno Giovanni, Giuseppe, Maria
Una mucca, un somaro, una fotografia
Verranno i tedeschi, i polacchi, i marziani
Verranno terribili centromediani
E Natale verrà così
Come il bello di un vecchio film
E ci sarà da ridere, e quante chiacchiere
E Natale verrà da sé
Come un treno per Saint Tropez
E quante storie da vivere
Verranno propositi per l’avvenire
Bambini da crescere e da redarguire
Verranno regali da spendere poco
Magari una stella, piuttosto un bel fuoco
Verranno alleluia per oggi e per ieri
Per nuovi domani da ferrotranvieri
Verranno da un televisore ammaccato
Oppure dal fischio di un nonno sdentato
E Natale verrà così
Come il bello di un vecchio film
E ci sarà da ridere, e quante chiacchiere
E Natale verrà da sé
Come un treno per Saint Tropez
E quante storie da vivere
2014
No non è il vento di bora o tramontana
Non è la nebbia che arriva e si allontana
Non un composto inorganico o letale
Si chiama notte di Natale
No non è il fuoco di qualche idrocarburo
Non è il maltosio finito contro un muro
Nemmeno l’ombra di un’altra età glaciale
Chiamala notte di Natale
E gli atomi, gli atomi, a cosa servono
E i legami, legami, da chi dipendono
Isomeri e amori che si confondono
Alleluia, Alleluia, squillate trombe arriva il re dei re
Alleluia, alleluia, e sarà un buon Natale anche per te
Cumulonembi, cicloni tropicali
Correnti a getto, sconquassi madornali
Il clima cambia, non c’è solo un segnale
Ben venga un altro buon Natale
No non è l’aria asfissiante di Titano
Non una brezza che spira da lontano
Non sarà certo qualcosa di banale
Semplicemente è già Natale
E chimica, chimica, termobarica
Fisica, fisica, relatività
Comiche, comiche, alla maturità
Alleluia, Alleluia, squillate trombe arriva il re dei re
Alleluia, alleluia, e sarà un buon Natale anche per te
No non si scherza con la gliceraldeide
Tutt’altra cosa sarebbe con l’Eneide
Lo dicon tutti la chimica fa male
Ben venga notte di Natale
Ma per piacere con questa guttazione
Vorremmo dire semmai traspirazione
Vallo a pescare tu un altro butanale
Probabilmente è già Natale
Nevica, nevica, quanta ne cadrà
Scioglila, scioglila, che si squaglierà
Brividi chimici per l’eternità
Alleluia, Alleluia, squillate trombe arriva il re dei re
Alleluia, alleluia, e sarà un buon Natale anche per te
2014
Nel regno delle nebbie
Son figli e son pistole
Gli anarchici del vino
Canederli e nocciole
Taverne melvilliane
Balene da arpionare
Parafrasi di mondi
Ancora tutti da esplorare
Il lumicino acceso
Della gendarmeria
Non son fuochi fatui
Ma mogli andate via
Giornate di doveri
Scogliere da affrontare
Con navi alla deriva
O marinai da giustiziare
Il vento soffia piano
Fra gli alberi del bosco
Il canto delle allodole
E’ un dio che non conosco
Son maghi e son papesse
Ai margini del cielo
Giullari e musicanti
Di un mondo parallelo
Il re non detta legge
Se il regno è in mano ai lupi
Che scendono di notte
Coi loro sguardi cupi
Francesi da accoppare
Spagnoli da ammonire
Sta per partire la festa
Non può che incuriosire
E intanto ride il tempo
Così discrezionale
Qualcuno nella nebbia
Si sente, già sta male
E’ un mostro a sette teste
Un drago o chicchessia
La favola del nord
L’ennesima utopia
1993