Testi

19 marzo 2014

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Arianna

Arianna ven chi un mument
Te vori dì un quai cos, ti fam cuntent
Me piasaria cumpan di temp andà
Purtat insem a mi a balà

Si propri adess che me fan mal i gamb
Si propri adess che l’è passà el me tram
Si propri adess ch’a go la malincunia
Si propri adess che te se set urmai andada via

Arianna ti lasà sta
Gh’è pensi mi l’è tutt giumò urganizà
Arrivi lì cun la lambretta
Te vederet che bela la mia camiseta

Si propri adess che me fan mal i gamb
Si propri adess che l’è passà el me tram
Si propri adess ch’a go la malincunia
Si propri adess che te se set urmai andada via

Arianna s’un chi per ti
Derva la porta e dam un bel basin
Farem insema un bel balet
Ta saret ti la mia regina e mi il to re

Si propri adess che me fan mal i gamb
Si propri adess che l’è passà el me tram
Si propri adess ch’a go la malincunia
Si propri adess che te se set urmai andada via

2010


19 marzo 2014

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Arcobaleno

Strade di quartiere
Odore di periferia
Espressioni gravi
Che neanche il vento riesce a portar via

Maleducazione
Nicola ha già un coltello in mano
E che paura fa
Vederlo avvicinarsi piano piano

Lui che paura che fa, lui che paura che è
Ma che paura è
Lui che paura che fa, lui che paura ma…

In quelle strade no
È molto meglio non andare
In quelle strade c’è
Nicola che già affila il suo pugnale

Controindicazioni
Non basterebbe il mondo intero
Ma fatti un po’ più in là
E vedrai lo troverai un arcobaleno

Lui che paura che fa, lui che paura che è
Ma che paura è
Lui che paura che fa, lui che paura ma…

Altroché che America e America
Qui non si piange mai
Tu sai già cosa significa
Resistere ancora un po’
Per quanto io non lo so

2003


18 marzo 2014

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Antiglobale

Che cosa sono queste nuvole nel cielo
Che cos’è questo piccolissimo arcobaleno
Che cosa sei per me ragazza mia
Che cos’è questa sottilissima malinconia
Da dove arrivano le nuvole, e dove corrono le nuvole
Se solo si potesse si potesse andare al mare
Se solo si potesse solamente andare andare
Amico mio amico di periferia
Con quella cicatrice che non va più via
In una nuvola finirai
Anche tu, anche tu, anche tu

Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no

Il sole è spento stamattina amore mio
Non trovo più il coraggio di implorare Dio
Che cosa vuoi da me ragazza mia
Chissà che cosa vuoi, chissà che cosa vuoi
Eppure volano le rondini, chissà se piangono le rondini
Se solo le potessi accompagnare in Africa
Se solo mi potessi trasferire in Africa
Eccome sì, eccome no, eccome se non diventerò
Un acquazzone o una storia che passa
Eccome sì, eccome no, eccome se non m’innamorerò
Di te… ragazza mia

Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no

Ecco l’ennesima virtù Massimo Coppola
Ecco non puoi negarlo è questa un’altra trappola
Dei tuoi discorsi che non san di niente
Dei tuoi discorsi per salvar la gente
Ma come cambiano le verità, e come invecchiano le novità
Ma se son queste le priorità, chi se ne frega (del chi va là)
E allora dico io e allora dici tu
Ma guarda com’è bello il cielo blu
E allora dico io e allora dici tu
Senza virtù

Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no

2002


18 marzo 2014

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Angelino

Come è grande il bicchiere di rosso
Il sabato mattina
Come è freddo l’inverno quest’anno
In collina

Quante volte ti ho visto passare
Col solito golfino
Quante volte ti ho visto arrivare
A capo chino

Angelino, Angelino, Angelino

C’è una stella che brilla stasera
In via Gian Matteo Ferrario
C’è una stella che brucia e un portone
Centenario

Niente Repubblica Cisalpina
Che i tempi son cambiati
Niente Napoleone o Radetzky
Trapassati

Angelino, Angelino, Angelino

Angelino i fagioli si piantano così
Quante leguminose che crescono qui
Angelino, un buon sorso di vino

Angelino il granturco, il frumento chissà
Quanti frutti la terra ci regalerà
Angelino, praticamente un bambino

2004


18 marzo 2014

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Amadio

In cascina Amadio
Ci son tante cose
C’è l’erba che cresce
C’è il cielo più blu
Conigli e maiali
Fagiani e galline
Ma che belle colline
Che si vedono laggiù

In cascina Amadio
C’è il sole che splende
C’è un campo di grano
Di rose e lillà
La quercia e l’abete
La farnia e il cipresso
Ci son stato adesso
Vengo proprio da là

Ah, l’amore, l’amore cos’è
È una bella avventura
Ah, l’amore, l’amore cos’ha
Tutta questa premura
Ma l’amore, l’amore chissà
Chissà quant’è che dura
Ma l’amore, l’amore per te
Perché

In cascina Amadio
C’è un sacco di storia
C’è il vento che soffia
C’è il tempo che va
La nebbia che scende
Che scende e che sale
Finché un bel temporale
Non la spazzerà

Ah, l’amore, l’amore cos’è
È una bella avventura
Ah, l’amore, l’amore cos’ha
Tutta questa premura
Ma l’amore, l’amore chissà
Chissà quant’è che dura
Ma l’amore, l’amore per te
Perché

2006


18 marzo 2014

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Alibi

Ecco cosa c’è di strano nei tuoi occhi
Ecco cosa non mi va dei tanti tuoi difetti
Oggi è un giorno che non posso sopportare
Non sai tu quello che vuoi
E tutto il resto è da buttare

Hei, hei, amico americano
Che fai con quel fucile in mano
Hei, hei, compagno comunista
Non sai più farla la protesta
Alibi di chi scuse non ne ha
Questioni di responsabilità

Ecco quello che ti vorrei raccontare
Oggi è un giorno che vorrei davvero andare al mare
Ai tuoi capricci no, non si può dare ancora
Non un solo giorno in più
E che tu vada alla malora

Hei, hei, amico americano
Che fai con quel fucile in mano
Hei, hei, compagno comunista
Non sai più farla la protesta
Alibi di chi scuse non ne ha
Questioni di responsabilità

Altro che perdonarti ancora
Da oggi non ti sopporterò più
Meglio sarebbe più di prima
Far finta di non conoscerti quasi più

2003


18 marzo 2014

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Alex

Quante ne ha fatte e vissute quel pazzo di Alex
Ventitré anni scanditi dal tempo di un Rolex
Alex romantico filtro di amore e fortuna
Consumatore sporadico di marijuana

Occhi imbrattati di sonno o da troppa allegria
Spalle incurvate dal peso di un’altra bugia
Simpaticamente oppresso da qualche paura
Ma primo fra tutti in astuzia e in letteratura

Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
E adesso lui
E adesso lui

E Laura i suoi lunghi capelli li avrebbe accorciati
Ultimo il desiderio di restare uniti
Anche se pettegolando si fosse saputo
Che Alex le avrebbe negato un domani chiarito

Alex che già si sapeva sarebbe arrivato
Molto più in alto degli altri e del cielo infinito
Oltre l’inimmaginabile e ancora più in alto
Ma sempre con quel gran sorriso stampato sul volto

Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
E adesso lui
E adesso lui

1997


18 marzo 2014

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Afghamerica

Vorrei vedere l’effetto che fa la luna piena sopra Jalalabad
Vorrei passare la notte con te e accorgermi che sei tutto per me
Vorrei far finta di niente, però, c’è ancora troppo fumo sopra a New York
Vorrei guardarti abbracciarti, sentirti, parlarti, vorrei perché no

Ma sono un guerrigliero talebano
Col solito kalashnikov in mano
Che non sa bene per chi la guerra combatterà
E mi vien da dire

A come americano, a come afghanistano, a come a lì mortacci tua
A come americano, a come afghanistano, a come amore che paura
A come americano, a come afghanistano, a come allaccia la cintura
A come americano, a come afghanistano

Vorrei sentire la musica che, ascoltavamo tutto il giorno io e te
In riva al mare o nel letto dei tuoi, a fare a fare a far l’amore come non mai
In California ci ritornerò e appena lì lo giuro ti sposerò
Dio com’è bello stasera sentirti vicina così come no

Ma sono un soldato americano
Che si è arruolato e ha preso un aeroplano
Per arrivare fin qui così lontano da te
Che mi vien da dire

A come americano, a come afghanistano, a come a lì mortacci tua
A come americano, a come afghanistano, a come amore che paura
A come americano, a come afghanistano, a come allaccia la cintura
A come americano, a come afghanistano

2002


18 marzo 2014

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2010

Che bello, che bello fra poco è primavera
Di neve ne è caduta e adesso che si fa
Mi chiedi di comporre, comporre una canzone
Chissà l’ispirazione forse arriverà

Di cosa vuoi parlare, di cosa vuoi cantare
Magari di politica o chissà che
Che cosa stai dicendo, ne sei proprio sicura
Vorresti una canzone solamente per te

Che bello, che bello fra poco è carnevale
Le luci di Natale non s’accendono più
Che cosa ci mettiamo, da cosa ci vestiamo
Brighella e Balanzone ormai non si usano più

So bene è stato bello quel giorno in riva al mare
Fischiava forte il vento e il cielo rosso e blu
Potrei partir da questo ricordo eccezionale
Così protagonista sarai solo tu

Che bello, che bello girare in bicicletta
Girar tutta la vita di città in città
Giocare alle domande più assurde e imbarazzanti
Dai tu chi ti faresti forse quello là

Ma come non ricordi, ma come non capisci
Non c’era nessun altra, nessun chissà chi
Soltanto tu e soltanto la nostra birreria
E la solita magia che abbiamo ancora qui

Che bello, che bello fotografare il mondo
Vedere in digitale cosa ne sarà
Di quello che dicevi, di quello che diciamo
Su via il sipario che lo show comincerà

Che bella la tua sciarpa, che bello il tuo piumino
So dove l’hai comprato c’ero anch’io con te
Che bello dirti ancora ti voglio tanto bene
Che bello quando leggi e intanto bevi il tè

Che bello, che bello fra poco è primavera
Di neve ne è caduta e adesso che si fa
Mi chiedi di comporre, comporre una canzone
Chissà l’ispirazione forse arriverà

2010, un anno, 2010, un sogno
2010 rose ti regalerò
E allora sarò pronto, per ritornare al mare
E vedrai che una canzone per te comporrò

2010


18 marzo 2014

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1989

Millenovecentottantanove per le strade del paese
La mia storia incominciò
Vidi intorpidito il suo bel viso tra l’Alfieri e il paradiso
La sua bocca si posò

Solo adesso un po’ cresciuto posso dire
Chi lo sa dov’è
Solo adesso un po’ invecchiato posso avere
La certezza che

S’era proprio innamorata di uno come me
S’era proprio innamorata di uno come me
Di chi sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità
Di chi si sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità

Millenovecentottantanove per le strade del paese
Gli occhi di Sophie Marceau
Vidi infreddolito il suo sorriso tra l’America e il mio naso
La sua bocca si staccò

Solo adesso un po’ cresciuto posso dire
Chi lo sa dov’è
Solo adesso un po’ invecchiato posso avere
La certezza che

S’era proprio innamorata di uno come me
S’era proprio innamorata di uno come me
Di chi sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità
Di chi si sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità

1995