Sono un artista tardo barocco
Ma non sono sciocco, meglio di me
Non ce ne sono, son io il migliore
Con tutto il tempo che ancora c’è
Vita di strada, di malaffare
Questa plebaglia non fa per me
Sono il pittore più prestigioso
Per quanto assurdo non c’è un perché
Dipingo il cielo, coloro il mare
Bevendo birra se non caffé
Raggio di sole, raggio di luna
Principi e dame, regine e re
Sono un artista, un tipo strano
Vivo lontano dalla realtà
Son la leggenda del mio paese
Pardon volevo dir la mia città
Me gustaria salir contigo
Acompagnado da esta cancion
Cuando la noche se recorierda
El canto suave di un bandoneon
Y la esperanza para el manana
Y el contrapunto de la emocion
Sono un poeta, un commediante
E ho tutti i dischi di Charles Trenet
Occhio non vede, cuore non duole
Sempre dipingo pensando a te
Pensieri figli delle parole
Di quest’autunno che arriverà
Saran le foglie che ingialliranno
O il tuo sorriso che sbiadirà
Me gustaria salir contigo
Acompagnado da esta cancion
Cuando la noche se recorierda
El canto suave di un bandoneon
Y la esperanza para la manana
Y el contrapunto de la emocion
2013
Strade di cielo, strade di quartiere
Strade di fango, strade senza neve
Strade di luci e di palazzi grigi
Strade chilometri di volti bigi
Strade di oggi, strade di domani
Strade che il vento sfugge tra le mani
Strade di polvere e periferia
Strade una nuvola che vola via
Che vola via da me, da te, da noi, da voi
Da questa indubbia follia
Che vola via da me, da te, da noi, da voi
Da questa concupiscente euforia
Strade di fuoco, strade di pianura
Strade che a volte il vento fa paura
Strade di mezzibusti e mezzi cani
Strade di sognatori e sogni vani
Strade di ombre lunghe e girasoli
Strade parentesi di goffi voli
Strade ingellate di malinconia
Strade una nuvola che vola via
Che vola via da me, da te, da noi, da voi
Da questa indubbia follia
Che vola via da me, da te, da noi, da voi
Da questa concupiscente euforia
Strade di lucciole e carabinieri
Strade di pizzerie e di parrucchieri
Strade di nuovi centri commerciali
Strade favolosi grattacieli
Strade tu pensa a farti i cazzi tuoi
Strade chi se ne frega se non puoi
Strade che in fondo c’è una sacrestia
Strade una nuvola che vola via
Che vola via da me, da te, da noi, da voi
Da questa indubbia follia
Che vola via da me, da te, da noi, da voi
Da questa concupiscente euforia
2005
Presto o tardi qualche cosa anch’io la vincerò
Il superenalotto basterà
Tanto da permettermi di sopravvivere
Sperperando peggio di un pascià
Qualche miliardo mi accontenterà
E mai più nessuno mi contesterà
Vincerò
E un uomo ricco diverrò
Più ricco di qualunque nuovo re
Che si accorgerà di me
Quando il tempo passerà
E la mia vita cambierà
Quanti e quali compromessi al cielo offrirò
E a quante donne questo piacerà
Più del presupposto di vedermi correre
Strafottente per la mia città
Qualche milione lo regalerò
Più per vedere che faccia farò
Vincerò
E un uomo ricco diverrò
Più ricco di qualunque nuovo re
Che si accorgerà di me
Quando il tempo passerà
E la mia vita cambierà
Avevo tutto e niente
Sembravo un deficiente
Ma adesso fattomi così importante
La gente mi da retta
Nessuno più c’ha fretta
Qualcosa non mi torna
Qualcosa…
Qualcosa…
1998
Suor Stella, suor Stella, san Pietro e il buon Gesù
Suor Stella, suor Stella, non so dimmelo tu
Suor Stella, suor Stella, quattordici anni fa
Suor Stella ieri oggi e poi domani di vedrà
Suor Stella, suor Stella, c’è un topo in sacrestia
Suor Stella, suor Stella, non te ne andare via
Suor Stella, suor Stella, l’inferno non ci sto
Non mi ci fare andare no ti prego no, no, no
Suor Stella, suor Stella, che bell’effetto fa
La neve che cade, la neve che cadrà
Suor Stella, suor Stella, pregare non so più
Insegnamelo ancora a fare, come sai far tu
Suor Stella, suor Stella, la nebbia in via Mazzini
Suor Stella, suor Stella, c’ho un rospo nei calzini
Suor Stella, suor Stella, niente volgarità
Il padreterno vede tutto e vi castigherà
Suor Stella, suor Stella, san Pietro e il buon Gesù
Suor Stella, suor Stella, non so dimmelo tu
Suor Stella, suor Stella, quattordici anni fa
Suor Stella ieri oggi e poi domani di vedrà
2006
Accendi la tv per un po’ di compagnia
E poi ti trovi lì su Telelombardia
Che bell’effetto fa guardare quelle donne
Spogliarsi d’ogni cosa partendo dalle gonne
E che brividi ti dà Maurizia Paradiso
Con quel suo gran sedere e con quel suo bel sorriso
E accetti la realtà di un mondo immaginario
Ora che stai per praticare il vizio solitario
Hai questa libertà, hai questa libertà
Che mai ti tradirà, semmai ti concederà
Un po’ di amore, qualunque amore
Ma anche questa è, anche questa è
Solitudine
E anche questa è, anche questa è
Sempre la stessa abitudine
Sdraiato sul sofà con quel fazzoletto in mano
Stai aspettando quella che si svesta piano piano
Si svestirà di più, stivali e mutandine
Mamma che sballo sei, con quelle due tettine
E arriva quella che ti porterà alle stelle
La sua sensibilità, il profumo della sua pelle
E spegni la tv che ti ha fatto compagnia
Grazie a quel programma lì su Telelombardia
Hai questa libertà, hai questa libertà
Che mai ti tradirà, semmai ti concederà
Un po’ di amore, qualunque amore
Ma anche questa è, anche questa è
Solitudine
E anche questa è, anche questa è
Sempre la stessa abitudine
1998
Fuori piove, un gatto si commuove
Son solo nove mesi, poi tutto cambierà
L’arcobaleno di ieri ha perso i suoi colori
E non hai più certezze e non hai più chissà
E come fai a dir che tutto è andato storto
E come puoi giustificarti proprio adesso
Una come te piange solo se
Nei suoi occhi si nasconde un’anima
E quanto tempo c’è per vedere che non hai paura di crescere
Quando ti accorgerai che è sempre stato lui
Quell’amore che hai sempre cercato
E che solo adesso hai trovato
Nel ruolo di mamma
Oggi è festa e chiusa è la tua porta
Ma dentro la tua pancia un cuore batte già
Che strana sensazione, che tiepida illusione
Che sia fin troppo vero, ma non la verità
E che ne fai dei tuoi discorsi da ragazza
E come mai non ha più il cielo la tua stanza
Una come te piange solo se
Nei suoi occhi si nasconde un’anima
E quanto tempo c’è per vedere che non hai paura di crescere
Quando ti accorgerai che è sempre stato lui
Quell’amore che hai sempre cercato
E che solo adesso hai trovato
Nel ruolo di mamma
Già sai perché ti crolla il mondo addosso
Ti crolla il mondo tutto intero proprio proprio adesso
Già sai perché ti soffia il vento contro e non sai più chi sei
1999
Anche lui s’innamora
Anche lui si dispera
Anche lui suona e canta
Anche lui
Anche lui va alle feste
Anche lui si diverte
Anche lui gioca a carte
Anche lui
Che non è come te
E non lo sarà se
Preferisce gli uomini
E tu sparagli, sparagli, sparagli, sparagli ancora
Una rivoltellata alla gola sparagli, sparagli ancora
Anche lui si addormenta
Anche lui ride e pensa
Anche lui si emoziona
Anche lui
Anche lui ama i gatti
Anche lui parla a tutti
Anche lui ha una mamma
Anche lui
Che non è come te
E non lo sarà se
Preferisce gli uomini
E tu sparagli, sparagli, sparagli, sparagli ancora
Una rivoltellata alla gola sparagli, sparagli ancora
Che così non comprenderai mai
Non accetterai mai
Questo amore per lui
Lui che è per te
Tutto quello che c’è
1998
Che bella è la primavera, che belli i tuoi occhi grigi
Che belle le calze a rete, che belli siamo noi
Che bella la vita al mare, la bella lavanderina
Che bella la Boccassini, evviva Fini e Mao Tse-Tung
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che bella la vita insieme, che bello il tuo accendino
Che bella la Confindustria, che belli siamo noi
Che bello guardar le stelle e poi ridere a crepapelle
Che bella è la nostra storia, e questa storia che passerà
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che bella la fantasia, gli gnocchi e la zia Maria
Che bella la borghesia, ché i proletari non ci son più
Che belle le scampagnate, la vita nei monasteri
Che bella la Franciacorta, il francesismo, e Notre Dame
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che belle le canzonette del festival dei fiori
Che belle barzellette che vincono in tv
Che bella è la tua faccia, simpatica e caruccia
Che bello è il tuo sedere, il tuo didietro, la tua virtù
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che bella la De Filippi, che bella la Cortellesi
Che belli i ragazzi neri, che bello il rock ‘n roll
Che bella soddisfazione finire in televisione
Che bella l’educazione, anch’io un lupetto dei boy scout
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che bella la poesia, buongiorno democrazia
Che bello l’ornitorinco, l’oritteropo, l’oritterrò
Che bella la gente in chiesa, che prega e che si consola
Che belle le mamme in topless, l’hai vista quella là
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che la pennichella, la musica cubana
La bella Nina Moric, il bello suo papà
Che bella la gente allegra, la polverina al chilo
Che bella la gente allegra che balla il cha cha cha
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che bella la Biennale, che belli i surrealisti
Che belli i cartelloni della pubblicità
Che bello il Settecento, che bello l’Ottocento
Che bello il Novecento, Che Guevara e il baccalà
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
Che bella la giovinezza, che bella la Lombardia
Che bella la siciliana, la bella pummarò
Che bella la vita grassa, la vita delle veline
Che bello il cielo azzurro che di più azzurri non ce n’è
Ska, ska, ska, come Skamarcio, in una notte di luna piena
Con Laura Chiatti che fa la scema e nei tuoi pensieri dimorerà
2007
Silvina senti cosa dice
Silvina è un’anima infelice
Silvina passa tutto il tempo a bestemmiare
Silvina è mamma e non capisce
Silvina cosa preferisce
Silvina non ha neanche voglia di pensare
Che vita, pazienza la fatica
Se fosse una formica almeno ce l’avrebbe un’amica in più
Silvina come il temporale
SIlvina fa davvero male
Silvina che nemmeno un fuoco può scaldare
Silvina come tutte le altre
Silvina sono troppo scaltre
Silvina come è stato facile abboccare
Che vita, pazienza la fatica
Se fosse una formica almeno ce l’avrebbe un’amica in più
E invece non ha niente
Non ha neanche un salvagente
Per sorridere, per galleggiare
E invece non ha padri, non madri
Ma soltanto un buon motivo per naufragare
Silvina se potesse stare
Silvina se potesse andare
Silvina se potesse ridere e cantare
Silvina con le borse agli occhi
Silvina sono tutti sciocchi
Silvina solo a lei poteva capitare
Che vita, pazienza la fatica
Se fosse una formica almeno ce l’avrebbe un’amica in più
2012
È un treno che è passato è un altro che è arrivato e se ne andrà
È un cielo imprigionato nei tuoi occhi da un’eternità
È un vino che ti fa girar la testa e poi non ne puoi più
È accorgerti malgrado tutto che non sei nemmeno tu
È Silvia che arriva
È Silvia che corre
È Silvia che va
È Silvia che ascolta messaggi dagli altri ma lei non ne dà
È Silvia che aspetta
È Silvia che corre
È Silvia che passerà
È Silvia che cambia il destino di tutti ma lei non lo sa
È un rebus di parole che nessuno mai comprenderà
È l’ombra di un preservativo vivo di precarietà
È un taglio di capelli tanti quanti ne vorresti tu
È un tamburello rosso e bello che non suonerà mai più
È Silvia che arriva
È Silvia che corre
È Silvia che va
È Silvia che ascolta messaggi dagli altri ma lei non ne dà
È Silvia che aspetta
È Silvia che corre
È Silvia che passerà
È Silvia che cambia il destino di tutti ma lei non lo sa
E non si sa se è vero che
Qualcuno si innamorerà di te
Di quello che è un amore che non c’è
Di quello che è un amore un amore un amore
La, la, la…
1999
