Segno di fuoco, coraggio e avventura
Di questo e altro anche Renzo è dotato
Da buon leone di nulla ha paura
Ma è col buonsenso che Dio l’ha creato
Giovane, semplice e senza pretese
Luna in bilancia, agosto il suo mese
Meticolosa, precisa, indulgente
Per don Abbondio è la serva ideale
Vergine pura, da lui dipendente
Fondamentali contegno e morale
Farle l’oroscopo non è scontato
Diavolo, testa dell’inginocchiato
Frate Cristoforo è il più equilibrato
Semplicemente fa parte del segno
Della bilancia, così moderato
Senz’altro del paradiso il più degno
Con l’ascendente gemelli che spiega
La sua natura di grande stratega
Dalle effemeridi posso capire
Quello che il Griso potrebbe inventare
Non un regalo, ma il triste colpire
Di un pungiglione che può anche ammazzare
Dello scorpione d’altronde s’intenda
Anche l’azione più assurda e tremenda
Del sagittario felice, entusiasta
Potrei distinguere intuito e amore
Contradditorio quel tanto che basta
Giove governa, l’azzurro il colore
Tipico segno di suore confuse
Nate per essere tutt’altro che illuse
L’Innominato lo dice anche il nome
Non nominarlo un po’ a tutti conviene
Del capricorno, per quanto, per come
Testa più dura di mille catene
Introspezione però che conduce
Anche nel buio a trovare la luce
Per l’amicizia darebbe ogni cosa
Ma senza amore è impossibile stare
Segno l’acquario di intrepida sposa
Lucia Mondella sta per convolare
Stile, eleganza, ma un po’ permalosa
Comunque onesta, gentile e affettuosa
Pesce fuor d’acqua, talvolta sebbene
Sappia anche lui rispettare la croce
Lodi al mattino, poi vespri e novene
Forse più attento ad un piatto che scuoce
Pesci nel segno di Giove e Nettuno
Per don Abbondio chiunque e nessuno
C’è poi l’ariete che gioca col fuoco
Ma all’occorrenza anche attento e leale
Non è da tutti, né cosa da poco
Dare consigli da confessionale
Come l’Agnese che mai si dispera
Benché la vita è fin troppo severa
Quanto alla Spagna è fin troppo crudele
Rabbia, cinismo, ricchezza e potere
Dallo zodiaco a Pasqua e Natale
Non un accenno ad acquasantiere
Segno del toro, smeraldo, ossidiana
Per Don Rodrigo speranza assai vana
Spirito libero, a volte imbroglione
Fantasticare è pur sempre un piacere
Meglio coi forti che con la ragione
Pronto l’Azzeccagarbugli “ostelliere”
Quasi un gemelli per antonomasia
Fiori di zucca, melissa ed eufrasia
Prodigo come Gesù fra i lebbrosi
Caritatevole per ogni dove
Col cardinale chiunque si sposi
Può star tranquillo qualcosa si smuove
Segno del cancro, gentile e amoroso
Luna governa il suo lato lagnoso
2013
Calda la sera di fine agosto
Di straviziare non è mai sazio
Ride anche il Griso sempre disposto
A soddisfare qualunque dazio
Il conte Attilio, povero idiota
Ridicolmente commemorato
Ma camminando, certo, la nota
Una stanchezza senza peccato
Don Rodrigo, ammalato, condannato per l’eternità
Don Rodrigo, l’appestato, chi lo salverà
Giungono a casa, Griso, la luce
Pessima cera signor padrone
Non ci pensare, lo si deduce
Colpa del vino e della stagione
La buonanotte si raccomanda
Ma sono sogni brutti e arruffati
Nella gran chiesa Morfeo comanda
Frate Cristoforo e corpi straziati
Don Rodrigo, ammalato, condannato per l’eternità
Don Rodrigo, l’appestato, chi lo salverà
Fianco sinistro, quanto dolore
Presto delirio e disperazione
Non un chirurgo, non un dottore
Quel che si vede è proprio un bubbone
Morte e terrore, odio e disgusto
Ma don Rodrigo continua a sperare
Griso, mio fido, impavido e giusto
Torno, guarisco e ti donerò il mare
Don Rodrigo, ammalato, condannato per l’eternità
Don Rodrigo, l’appestato, chi lo salverà
Solo un po’ d’acqua, ti prego, fai presto
Le forze mi stanno già abbandonando
Meglio di no, capirete il mio gesto
Mali bisbetici, vado curando
Stelle e pianeti, difficile dirlo
Non è Biondino e nemmeno Carlotto
Sono monatti non per benedirlo
Praticamente un infame complotto
Don Rodrigo, ammalato, condannato per l’eternità
Don Rodrigo, l’appestato, chi lo salverà
Per don Rodrigo è questione di ore
Non c’è più tempo per contrattaccare
Triste la fine di chi solo muore
Senza aver mai cominciato ad amare
2013
Freddo cane porco mondo, giraci intorno, giraci intorno
Freddo cane porco mondo, forse nessuno si salverà
Freddo cane porco schifo, non un amico, non un amico
Freddo cane alla malora, non un sole mi basterà
Cala la nebbia alla frontiera, non ho paura, non ho paura
Cala la notte all’improvviso, ecco il cecchino la benedirà
Suona suona anche l’orchestra, ma non a festa, ma non a festa
Suonan suonan le campane per chi il domani non lo vedrà
Vita, morte e girasoli, forte tuonano i cannoni
Neanche Dio ci fermerà, reggimento avanti marsch
Suona suona cornamusa, non una musa, non una musa
suona suona indiavolata, quando l’orchestra si fermerà
Campanile di San Pancrazio, San Nicola, san Nicola
Presbiterio, Precenicco, Campacavallo che passerà
Cartoline dall’inferno, dalla radura, dalla radura
Cartoline e in paradiso forse qualcuno ci arriverà
Sentimenti allo sbaraglio, dov’è lo sbaglio, dov’è lo sbaglio
Sentimenti alla deriva e pensierino a mamma e a papà
Vita, morte e girasoli, forte tuonano i cannoni
Neanche Dio ci fermerà, reggimento avanti marsch
Tallonati dalla fame, baionetta al contrattacco
C’è un somaro, c’è un somaro che qualcuno divorerà
Napo, Napo, Napoleone, non un buffone, non un buffone
Napo, Napo, Napoleone, sull’attenti che passerà
Scartamento un po’ ridotto, scartamento di confine
Mi si gela anche il colbacco, come a casa ci tornerò
Santa Madre che voi fate, che le piaghe del Signore
Che le piaghe del Signore siano impresse nei nostri cuor
Vita, morte e girasoli, forte tuonano i cannoni
Neanche Dio ci fermerà, reggimento avanti marsch
2013
Da quando ci vediamo è tutto così strano
Da quando ci vediamo il sole non tramonta più
Da quanto siamo stati, vicini e poi spaiati
Qualunque cosa basta a scioglierci nel cielo
Da quando l’orizzonte, non sembra più lo stesso
Da quando l’aria non è l’aria che dicevi tu
Fantasmi del passato, briciole di memoria
Ecco l’ennesimo ripetersi di un sogno
Lady D, lady La-Di-La, se questa storia comincerà
Lady D, lady La-Di-La, si vedrà
Da quando ci crediamo è tutto più speciale
Da quando ogni momento è buono per un dejàvu
Le frasi dette a caso, storielle da imparare
Biciclettate insieme in riva al fiume o al mare
Da quando l’algoritmo dei nostri intendimenti
Ha indovinato il tiro del piacevole che fu
Da quando è tutto nuovo, compreso il Medioevo
Compresa la tua vecchia giacca con i fiori gialli
Lady D, lady La-Di-La, se questa storia comincerà
Lady D, lady La-Di-La, si vedrà
Da quando il mondo intero non ha più pregiudizi
Da quando l’imbrunire non impensierisce più
Da quando sei arrivata, la vita è risbocciata
Non è più solo la carriera di un templare
Da quando il mondo ride, è tutto così bello
Chiamarla non è un eufemismo eterna gioventù
Da quando alle domande, non servono più riposte
Tu la miglior risposta che si possa dare
Lady D, lady La-Di-La, se questa storia comincerà
Lady D, lady La-Di-La, si vedrà
2013
Senti la pioggia come cade
La notte che ci assale
Il vino da stappare non conviene più
Non servono i capricci
Non basta più pregare
Benché paradossale sia chiamarla gioventù
E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà
Guarda, che faccia da paura
La febbre la consuma
Ma il fuoco fallo andare, andare ancora un po’
Signora non è il caso
Potrebbe rinsavire
Mi stia, mi stia a sentire non la mollerò
E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà
Forza preparami un intruglio
Capace di ascoltare
Capace di guarire tutto quello che non va
Ma arrivano i pinguini
Arrivano le mosche
Fa tanto troppo freddo, in questa lurida città
E adesso dove andiamo
E adesso che si fa
E adesso che facciamo
Se Aleksandra morirà
E adesso, adesso tutto tace
Che brividi la pace
Perfino il vento per un po’ non soffierà
Magra consolazione
La primavera arriva
Sbadigliano le rose per l’eternità
2013
Io sono una ragazza, sognare è il mio mestiere
Mi piace andare a scuola, sì però non mi appartiene
Io sono come un cirro e appena posso volo
E al primo alito di vento m’abbandono
Io sono una scommessa, già vinta come se
Fosse già stato tutto scritto quello che ora c’è
Al di là delle cose semplici e persone
Al di là di qualunque timida canzone
E troppe volte penso che
Non saprei stare senza te
E qualche volta penso che
T’innamorerai di me
Io sono una ragazza, ma gioco a nascondino
Mi metto già la gonna, ma per ora niente vino
Mi piace andare a spasso, vedere tanta gente
Nuotare al largo, al mare, senza il salvagente
Io sono come l’aria, non sono come te
Mi piace fare shopping e poi vedere cosa c’è
Di bello da raccontare
Di questo grande mondo così particolare
E troppe volte penso che
Non saprei stare senza te
E qualche volta penso che
T’innamorerai di me
Io sono una ragazza, sono fatta così
Dipende un po’ dai giorni, non è sempre venerdì
Ma so pensare e poi so danzare
Non ho certo paura di testimoniare
Quel che mi capita
So che significa
Questa vita che sta sbocciando
D’importante che sta accadendo
E troppe volte penso che
Non saprei stare senza te
E qualche volta penso che
T’innamorerai di me
2013
Mi ha detto Dante, mi chiamo Dante
Non son distante, dalla politica del libero pensante
E’ edificante, entusiasmante e al tempo stesso sconvolgente
Mi ha detto Dante, per un istante
Mi ha detto Dante, come un’amante
Il preveggente, ma quale libero pensiero ricorrente
Probabilmente, l’uomo è la pecora migliore fra le tante
Mi ha detto Dante, liberamente
Mi ha detto Dante Dante dimmi dammi anche del tu
Mi ha detto Dante un giorno tutti avremo la tv
Mi ha detto Dante presto scriveremo cartoline da Parigi
Mi ha detto Dante che fra un po’ sapremo tutto dei crossopterigi
Mi ha detto Dante, l’intransigente
Mi ha detto Dante che il salvagente
Non serve a niente, se chi lo indossa è una persona intelligente
Amaramente, oggi che vince è soprattutto l’arrogante
Mi ha detto Dante, terrificante
Mi ha detto Dante, febbricitante
Non valgo niente, se non c’è modo di convincere la gente
Quando presente, che anche un gorilla può svegliarsi presidente
Mi ha detto Dante, semplicemente
Mi ha detto Dante Dante dimmi dammi anche del tu
Mi ha detto Dante un giorno tutti avremo la tv
Mi ha detto Dante presto scriveremo cartoline da Parigi
Mi ha detto Dante che fra un po’ sapremo tutto dei crossopterigi
Mi ha detto Dante, l’intransigente
Mi ha detto Dante, sono un mutante
Un commediante, l’imprevedibile percorso di un aliante
Emozionante, come un tramonto che sbiadisce all’orizzonte
Mi ha detto Dante, perdutamente
Mi ha detto Dante, il comandante
Coscientemente, fin troppe volte l’uomo è peggio di un serpente
Ma non è niente, non è soltanto una questione di quoziente
Mi ha detto Dante, inutilmente
Mi ha detto Dante Dante dimmi dammi anche del tu
Mi ha detto Dante un giorno tutti avremo la tv
Mi ha detto Dante presto scriveremo cartoline da Parigi
Mi ha detto Dante che fra un po’ sapremo tutto dei crossopterigi
Mi ha detto Dante, l’intransigente
Mi ha detto Dante, letteralmente
L’inferno è niente, ma il paradiso è molto meno stravagante
Seduta stante, ci puoi giurare con o senza una scusante
Mi ha detto Dante, rapidamente
Mi ha detto Dante, pubblicamente
Non serve a niente, cercare un modo per redimere la mente
Stupidamente, il pregiudizio è solamente un’attenuante
Mi ha detto Dante, saputamente
Mi ha detto Dante Dante dimmi dammi anche del tu
Mi ha detto Dante un giorno tutti avremo la tv
Mi ha detto Dante presto scriveremo cartoline da Parigi
Mi ha detto Dante che fra un po’ sapremo tutto dei crossopterigi
Mi ha detto Dante, l’intransigente
2013
Giallo come un girasole
Rosso come una ciliegia
Verde come la campagna
E chissà il cielo che colore avrà
Viola come la vendemmia
Nero come una mattanza
Freddo come la paura
E chissà il cielo che colore avrà
Ma sono io un pittore, e saprò io che fare
Niente da temere, niente da strafare
Che il cielo si fa anche così
Do, re, mi, fa, sol, la, si
Giallo come la polenta
Rosso come un peperone
Fresco come la rugiada
E chissà il cielo che colore avrà
Grande come una montagna
Comodo come un divano
Gelido come la neve
E chissà il cielo che colore avrà
Ma sono io un pittore, e saprò io che fare
Niente da temere, niente da strafare
Che il cielo si fa anche così
Do, re, mi, fa, sol, la, si
Bella come una farfalla
Bianca come l’innocenza
Rosa come una mattina
E chissà il cielo che colore avrà
Bianco come una cicogna
Grigio come un’incombenza
Strana come l’incertezza
E chissà il cielo che colore avrà
Ma sono io un pittore, e saprò io che fare
Niente da temere, niente da strafare
Che il cielo si fa anche così
Do, re, mi, fa, sol, la, si
2013
Un farabutto, un impostore
Così mi chiamano le streghe del paese
Il manolesta, la manomorta
Son nato figlio di una stella malridotta
Faccia da lupo, mette terrore
Più di qualunque pestilenza o temporale
E arrivederci all’indomani
Anche all’inferno di nessuno avrò pietà
Non ho un amico, né una signora
Disposta a soddisfare qualche mia pretesa
Per questo vivo da delinquente
Maledicendo tutta questa brava gente
La prima volta, venti anni or sono
L’ho pugnalato con l’alare di un camino
E tutto questo per mostrare
Che anche all’inferno di nessuno avrò pietà
Angelica perché mi tocca piangere da solo questa sera
Angelica cos’è che mi fa stare così male a primavera
Ma non rispondi più, perché sei andata via anche tu
Perfino adesso non più in prigione
Sfido le nuvole e la legge del taglione
Disposto a tutto pur di riuscire
A farla franca un’altra volta e non morire
Ma il cielo grigio e manomesso
L’ha già deciso non mi ridarà il permesso
Di cancellare il mio destino
Per cui all’inferno di nessuno avrò pietà
Ma c’è una cosa che mi rincresce
Si chiama Libera e l’ho vista che era in fasce
Parlava poco, parlava piano
Figlia di un principe venuto da lontano
Cercava amore, disperazione
Un buon amico con il quale chiacchierare
Ma sono un figlio della strada
E anche all’inferno di nessuno avrò pietà
Angelica perché mi tocca piangere da solo questa sera
Angelica cos’è che mi fa stare così male a primavera
Ma non rispondi più, perché sei andata via anche tu
2013
Uno scrittore, un tipo un po’ all’antica
Si aggira in piena notte per la strada bombardata
Uomini e no, Ginetta e americani
Figliocce scostumate che già pensano al domani
Un paradigma, un’allucinazione
La guerra non è solo il martellare di un cannone
Milano nebbia, Milano addolorata
C’è un comico che preferisce al vino l’insalata
E c’è una storia da raccontare
L’han preso a schiaffi e l’han portato al mare
E ce n’è un’altra da esorcizzare che fa sì e no così
Ciccio combinerai un pasticcio
Se non ti fai vedere
Se non ti fai cullare dalle autorità
Un partigiano figli non ne ha
Ciccio perennemente alticcio
Col cuore da leone
Convinto che Berlino presto affonderà
Ma chissà quanto tempo ci vorrà
Un’emergenza, un’illusione
Un girotondo e già sarà televisione
E la scommessa di un caporale
Non vale tanto quanto il boom di un temporale
E arrivederci, parenti tutti
Son pronto anch’io a servir la patria coi coscritti
La vita è bella, ma non è un sogno
Ci vuol coraggio e un po’ me ne vergogno
E c’è una storia da raccontare
L’han preso a pugni prima di Natale
E ce n’è un’altra da esorcizzare che fa sì e no così
Ciccio combinerai un pasticcio
Se non ti fai vedere
Se non ti fai cullare dalle autorità
Un partigiano figli non ne ha
Ciccio perennemente alticcio
Col cuore da leone
Convinto che Berlino presto affonderà
Ma chissà quanto tempo ci vorrà
2013