La nebbia di stasera, che strana l’atmosfera
Che si respira qui, fra queste strade qua
La notte, il coprifuoco, freddato per un gioco
Nel 1978 tu c’eri già
Alla rivoluzione, all’organizzazione
Son rosse le Brigate e grigi gli occhi della città
Parentesi Andreotti, politici corrotti
Facciamo finta che sta storia non si ripeterà
La strage di via Fani
C’è un morto in via Caetani
La strage di via Fani
Evviva gli italiani
Cinquantacinque giorni, i capi del commando
Ma lui non ha paura, paura lui non ne ha
Il compromesso storico, i baffi di Moretti
La destra socialista, la destra cosa e chissà
E papa Paolo VI, Benigno Zaccagnini
La Renault 4 rossa, e a maggio che freddo fa
Arrivederci Roma, arrivederci amore
Se sarà questo amore, qualcuno me lo dirà
La strage di via Fani
C’è un morto in via Caetani
La strage di via Fani
Evviva gli italiani
C’era una volta il vizio della democrazia
C’era una volta il pane, il vino, il senso di sazietà
Il maresciallo Oreste, Barbara Balzerani
Son sporche le mie mani, e quant’è sozza la società
Protagonisti in fuga, ministri all’arrembaggio
Ragazzi di periferia, conigli a Cinecittà
E Radio Vaticana, e Radio malaffare
Se saran rose fioriranno sennò addio libertà
La strage di via Fani
C’è un morto in via Caetani
La strage di via Fani
Evviva gli italiani
2009
Le luci della sera
Le borse della spesa
L’affitto da pagare
L’ennesimo caffé
Questo telefonino
Già da ricaricare
Sbrighiamoci a salpare
Che tempo non ce n’è
E come è strano il mondo
E come è fresca l’aria
Conchiglie di Bellaria
Canzoni come te
E come è bello il mare
E come spira il vento
Dio come son contento
Di averti qui con me
Il pianto di un bambino
Eccolo l’accendino
Le navi all’orizzonte
La febbre di città
I piatti da lavare
La roba da stirare
Un giro in motorino
Sete di libertà
E come è strano il mondo
E come è fresca l’aria
Conchiglie di Bellaria
Canzoni come te
E come è bello il mare
E come spira il vento
Dio come son contento
Di averti qui con me
2008
Particolari di un mercoledì mattina
Un giro in centro e poi nascondersi in cantina
La via Tadino non è poi così lontana
Non è poi così
Difficile ricominciare dal principio
Immaginarci insieme in cima a un precipizio
E poi cascare dalle scale
E rotolare fino all’alba
E rotolare fin quaggiù
E tu con quegli occhioni blu
Che mi sorridi e non ne puoi già quasi più
E tu perduta in un caffè
A domandarti chissà cosa, chissà cosa, questo vorrà mai da me
Particolari di una storia incominciata
Da un’amicizia in qualcos’altro trasformata
Per un innamorarsi a ogni primavera
A ogni estate
A ogni autunno
A ogni inverno
A ogni aperitivo sorseggiato appena
Parafrasando secoli di luna piena
E quelle dita dei tuoi piedi tutte uguali
Che camminano
Si incrociano
E se inciampano
Sei tu con quegli occhioni blu
Che mi sorridi e non ne puoi già quasi più
E tu perduta in un caffè
A domandarti chissà cosa, chissà cosa, questo vorrai mai da me
E chissà se la nebbia, questa nebbia
Ci porterà via, oltre il tempo
L’indulgenza e la nostalgia
E chissà se il giudizio della gente
Sarà poi così importante
Sarà poi… inutilmente
Particolari di una cena un po’ frugale
Dopo il sereno arriva sempre il temporale
E prima del sereno quella tua espressione malinconica
Il pentagramma di una splendida canzone
Ormai fa caldo meglio togliersi il maglione
E far vedere a tutti quanti cosa si nasconde sotto
E com’è bello ridere
2012
E poi mi chiedi perché, non me l’hai detto prima
E poi mi chiedi semmai, ci arriveremo in cima
E poi mi dici va là, non fare il furbacchione
E poi fai finta che qui, sia tutto un’illusione
E poi mi parli di lui, di quello che non penso
E poi mi dici che Dio, potrebbe avere un senso
La tua genialità, la tua misericordia
E quel sorriso che, ha perso la memoria
È bassa marea, più di tanto non so cosa fare però
È bassa marea, in un modo o nell’altro mi riprenderò
È bassa marea, si sta male va beh, tanto poi passerà
E chi vivrà vedrà
E poi mi dici ma sì, potremmo andarci insieme
In quel locale lì, da soli non conviene
Vai avanti pure tu, coi tuoi presentimenti
Da quelle parti lì, non serve avere i denti
E poi mi chiedi perché, non è cambiato niente
E poi mi chiedi se c’è, in mezzo a tanta gente
Qualcuno come me, con l’aria da ragazzo
Qualcuno come te, che non capisce un cazzo
È bassa marea, più di tanto non so cosa fare però
È bassa marea, in un modo o nell’altro mi riprenderò
È bassa marea, si sta male va beh, tanto poi passerà
E chi vivrà vedrà
Qualcosa da mangiare
Bufera o temporale
La nebbia in cima all’altopiano
La luce nei tuoi occhi
Non ce li ho più i pidocchi
Se vuoi ti porterò lontano
2007
Quanto tempo che è passato
Da quel giorno fortunato
Da quel giorno da quel pomeriggio che
Sei arrivata all’improvviso
Col tuo solito sorriso
E m’hai proposto di restare un po’ con te
Mirko è lontano e non è più qui
Da un po’ di tempo è così
Sta preparando la tesi già
Tra poco si laureerà
Ba, ba, ba… baciami ancora
Ba, ba, ba… baciami come allora
Ba, ba, ba… baciami ancora
Baciami come sai fare tu
Ora tutto è ormai cambiato
Anche il sole se n’è andato
Non c’è modo non c’è possibilità
Di vederti come prima
Di abbracciarti come allora
Di sentire il tuo profumo ancora qua
Mirko è sposato e non esce più
Da un po’ lavora in tv
Per un bambino che nascerà
Per lei che mamma sarà
Ba, ba, ba… baciami ancora
Ba, ba, ba… baciami come allora
Ba, ba, ba… baciami ancora
Baciami come sai fare tu
2002
Quattordici anni è un’età che mette paura
Quattordici anni si può finire in galera
E non la smetti più, non la smetti più, non la smetti più
Di fantasticare
Quattordici anni è una vita ancora tutta da raccontare
È amore il gusto di provare tutto
Anche quando non si può
È amore il bacio di tua madre
Che per il tuo bene dice no
Se tu fai parte con me
Di questa baby baby gang
Quattordici anni è un dolore che puoi sopportare
Quattordici anni è un coltello ancora da affilare
E non ci pensi mai, non ci pensi mai, non ci pensi mai
Che è tutta apparenza
E che nel tuo cuore c’è già un bel po’ di coscienza
È indubbio il tuo proposito di dimostrare
Qualità e virtù
Perché per diventare grandi è troppo il tempo
E non ce la fai più
Se tu fai parte con me
Di questa baby baby gang
Di questa baby gang
Di questa appena nata rock’n’roll band
Di questa baby gang
2000
Io mi ricordo che ci andavo per sederle accanto proprio così
Come se
Davvero non ci fosse niente di più bello che osservarla da lì
Correre
Sull’autopista Badoer
Per dirle è questa si sa
E che poi non serve prudenza ma
Solo un po’ di lealtà
E un’altra volta m’innamorerò
E a casa presto non ci tornerò
Pazienza se Francesca non verrà
Domani è un altro giorno e si vedrà
Si vedrà
Si vedrà
Si vedrà
E non mi parve vero quella volta che qualcuno disse di sì
È quella lì
La coppia della numero diciotto la più bella coppia che c’è
Ma perché
Sull’autopista Badoer
Ci s’innamora così
Per gioco o semplicemente accorgendosi che
La vita la è tutta qui
E un’altra volta m’innamorerò
E a casa presto non ci tornerò
Pazienza se Francesca non verrà
Domani è un altro giorno e si vedrà
Si vedrà
Si vedrà
Si vedrà
1998
Ancora un momento per dirti parole
E per dirti che siamo fantastici
Per ora aggrappati a un raggio di sole
E poi magari per ore abbracciandoci
E nei miei occhi c’è amore
E nei tuoi occhi c’è amore
Nei nostri occhi c’è amore
Di quell’amore che c’è
Tra chi come noi, non ha paura
Di dire che siamo noi
Di dire chi siamo noi
E se Parigi è lontana Milano ci sta
Indubbiamente romantica
E asciugami gli occhi che triste non è
Questo momento di crescere
E nei miei occhi c’è amore
E nei tuoi occhi c’è amore
Nei nostri occhi c’è amore
Di quell’amore che c’è
Tra chi come noi, non ha paura
Di dire che siamo noi
Di dire chi siamo noi
Attimi
Che si sorridono
Che ci accompagnano
Che si avvicinano
Che fremono
Che parlano
Di quello che non immagineresti mai
Di noi, e di quel colore negli occhi che hai
Ancora un momento per dirti parole
E per dirti che siamo fantastici
Per ora aggrappati a un raggio di sole
E poi magari per ore… amore… amore
1998
Assassinato come un animale
Per un motivo banale
Oggi, tanti anni fa
Colpito al cuore da una fucilata
L’eco di una pallonata andato
Un po’ più in là
Ma è sempre in via Matteotti che lui sta
È Mariolino che beve il vino
Che si ubriaca alla sera e al mattino
Ma è innamorato di una ragazza
Che ha già vent’anni e tra un po’ sposerà
È il mio domani è il mio futuro
È in fin dei conti sentirmi un tutt’uno
Con questa gente che va di fretta
E che certo per Mario non pregherà
Assassinato come un fuggitivo
Da chi con il distintivo ha detto
È quello là
Impallinato peggio di un delinquente
Che non ha mai fatto niente è triste
Ma è la realtà
Ma è sempre in via Matteotti che lui sta
È Mariolino che beve il vino
Che si ubriaca alla sera e al mattino
Ma è innamorato di una ragazza
Che ha già vent’anni e tra un po’ sposerà
È il mio domani è il mio futuro
È in fin dei conti sentirmi un tutt’uno
Con questa gente che va di fretta
E che certo per Mario non pregherà
2003
Asia
Si veste stranamente
E non ha più paura
Degli occhi della gente
Attrice o spettatrice
È femminilità
Silenziosa ma non triste
È quanti dubbi avrà
Pazienza
Pazienza le sue labbra
E chi le assaggerà
Inopportunamente
Per vizio
O per desiderio
E quante volte il cielo
La prenderà per mano
E quante volte un sogno
L’accarezzerà
Amore in mezzo agli occhi
In un amore tatuato
Sulla pelle di un ombelico
Che segreti non ha
Sensibilmente donna
Caparbiamente bella
Per un pugno di perditempo…
E porta ancora quegli occhiali
Dio mio li porta ancora
E come è bello immaginarla
Compagna di viaggio
E come è bello immaginarla
Trovassi il modo di incontrarla
La porterei lontano
E le farei vedere le stelle
Da vicino
Ma c’è la luna sopra i tetti
Che divora tutti quanti
E Asia
Che non è qui con me
E Asia
Che chi lo sa… dov’è
1998