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21 marzo 2014

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Disoccupato

È un disoccupato, vive di contraddizioni
È un treno passato, che non ripasserà
È un disoccupato, con le mani nelle tasche
È anche un po’ preoccupato, dal tempo che farà
È un disoccupato che non ha voglia di far niente
È un disadattato, un sinistroide
È un disoccupato, senza dubbi un alcolizzato
È un vento scontato, un ameboide

È un disoccupato come ce ne sono tanti
È un cane arrabbiato, un paranoico
È un disoccupato senza scopi né intenzioni
È un genio malato, un capocomico
È un disoccupato che la mamma non capisce
È un figlio drogato dalla retorica
È un disoccupato che anche il padre disconosce
È Sala Renato, inscritto a fisica

È un disoccupato con la testa fra le nuvole
È un canto stonato, dodecafonia
È un disoccupato sempre a caccia di pensieri
È un pregiudicato, oddio la polizia
È un disoccupato, qualche volta va a pescare
È un parcheggio violato, davanti al cinema
È un disoccupato con le mani nelle mani
È un bel po’ complicato, povera anima

È un disoccupato con il latte alle ginocchia
È un libro sfogliato, una vertigine
È un disoccupato che la gente non sopporta
È un pianto ammaestrato dalla raucedine
È un disoccupato e se ne infischia del progresso
È un certificato che mai e poi mai scadrà
È un disoccupato e vattelapesca cos’altro ancora
È un povero scemo in odore di santità

2007


21 marzo 2014

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Caporetto

C’è Antonio che parla strano
In siciliano, in siciliano
C’è Pino l’arrotino senza mamma né papà

Man mano che passa un treno
Il Serafino, il Serafino
Man mano che la notte scende e il sole passerà

Amore dove sei
Perduto nei miei pensieri
Oggi, domani, ieri, l’altro ieri
Ci puoi giurare tornerò da te

La guerra si fa in trincea
L’ha detto Andrea, l’ha detto Andrea
Il rottamaio della Bassa dove scorre il Po

Fa il verso di un usignolo
Il Filiberto, il campagnolo
Col freddo, col silenzio, con la nebbia che c’è qua

Amore dove sei
Perduto nei miei pensieri
Oggi, domani, ieri, l’altro ieri
Ci puoi giurare tornerò da te

Di Italia ce n’è una sola
Me l’ha insegnato la maestra a scuola
E il Piave mormorando verso il mare se ne va

Che bello fra un po’ è Natale
Mi sento male, mi sento male
Il Cividale, Brestovica, la mia dignità

Amore dove sei
Perduto nei miei pensieri
Oggi, domani, ieri, l’altro ieri
Ci puoi giurare tornerò da te

2006


21 marzo 2014

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Canzone per Cecilia

Una canzone per te
Una canzone per me
Una canzone per noi
Una canzone per chi lo sa

Perché le foglie ingialliscono in autunno
Perché son bianchi i capelli di mio nonno
Perché le mucche non giocano a pallone
Perché fra i monti il più bello è il Resegone

Una canzone per te
Una canzone per me
Una canzone per noi
Una canzone per chi lo sa

Perché i bambini son tutti piccolini
Perché in Marocco non nascono i pinguini
Perché le scarpe col tacco non van bene
Perché fra i pesci non vedo le balene

Una canzone per te
Una canzone per me
Una canzone per noi
Una canzone per chi lo sa

Cecilia chi diverrà
Questa che notte sarà
Se un giorno potrà sposarsi con mamma o papà

Se quando grande sarò
Anch’io il rossetto potrò
Mettermelo sulle labbra ma sì perché no

2008


20 marzo 2014

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Canzone francese

Già
La notte arriva e se ne va
Per strade che nessuno sa
Tra lampadari di città
E sta pioggerella che cade
Tra una pozzanghera e il mare
E questo amore
Da salvare
E questa voglia che ho di amare

Già
Un gatto si addormenta già
Che scoppia di felicità
Lui che stanotte sognerà
Un’altra storia d’amore
Che faccia a pezzi il suo cuore
E quest’amore
Da salvare
E questa voglia che ho di amare

Già
Sento qualcosa un po’ più in là
Da imposte aperte per metà
È un pianoforte o non si sa
È una canzone francese
Che suona senza pretese
A quest’amore
Da salvare
A questa voglia che ho di amare

Già
C’è ancora aperto qualche bar
Che sfrutti la tranquillità
Di quest’effimera eternità
Che vorrei sempre trovare
E che potrei poi regalare
A qualche amore
Da salvare
A questa voglia che ho di amare… te

2001


20 marzo 2014

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Campi di granoturco

È una storia che ride, è una storia per me
È una storia soltanto, è tutto quello che c’è
È un motivo banale che ci sorprenderà
Quante nuvole in cielo, quanta neve cadrà
È una storia i tuoi occhi grandi proprio così
Tutto quello che vedi, tutto quello che è qui
È una storia speciale la tua semplicità
È una storia che neanche il tempo cancellerà

Che si fa però, quando non si può
Quando non ti basta confondermi un po’
Che si fa e perchè, quando non ce n’è
Quando le tue braccia son troppo per me

È un amore che amore e adesso è ancora di più
È un sorriso di aprile che sai far solo tu
È un intreccio di mani la tua genuinità
Quando parli non senti, quando senti chissà
Quante cose hai da dire, quante cose vorrei
Per il primo di maggio sai ti risposerei
Quante cose hai da fare, quante più non ce n’è
E gira girala ancora la tua ruota per me

Che si fa però, quando non si può
Quando non ti basta confondermi un po’
Che si fa e perchè, quando non ce n’è
Quando le tue braccia son troppo per me

È una storia di libri quello no va di lì
È una storia che a tratti che sembra quella film
Oggi il secco, domani il vetro, e poi si vedrà
Questo prato già alto chi mai lo taglierà
Bella come una vita, bella come sei tu
Campi di granoturco, un’altra gita a Temù
E questo capolavoro vieni è pronto papà
Mamma dice fai presto sennò si fredderà

Che si fa però, quando non si può
Quando non ti basta confondermi un po’
Che si fa e perchè, quando non ce n’è
Quando le tue braccia son troppo per me

2007


20 marzo 2014

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Camilla serenade

Le vedi mio cuore le luci di questa stazione
Lo vedi anche il treno che non cambia mai direzione
Il primo dell’anno, una cena improvvisa, la vita
Un raggio di sole che sembra una stella caduta

Li vedi mio cuore gli autunni che passano piano
Un fiore di loto che sboccia in un lago lontano
Un principe azzurro vestito di carta velina
La gente che mormora cose e semmai se la mena

Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né presunzione
La sera che arriva è un messaggio altrettanto speciale
Com’è il tuo respiro quest’oggi che è quasi Natale

Lo senti l’amore che arriva in un gesto gentile
La Fabi, la Sofi e la Ceci che gioca in cortile
Gianluca alle prese con l’orto e il vicino che impreca
Con tutta ‘sta gente distratta, un po’ sorda, un po’ cieca

Compagni di strada, la scuola che bella salita
Se saremo bravi quest’anno ci portano in gita
In visita a Londra, a Berlino è caduto anche il muro
Se il fumo fa male, fumare ci tocca è sicuro

Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né presunzione
La sera che arriva è un messaggio altrettanto speciale
Com’è il tuo respiro quest’oggi che è quasi Natale

C’è il vento che conoscerai molto prima di allora
E un mare che navigherai dove punge l’aurora
Non li laverai i piatti se la lavastoviglie di casa
Lo farà il suo dovere e anche mamma ne sarà persuasa

Un bel libro se vuoi te lo posso già raccomandare
L’ha composto un mio amico, si chiama Madrigaleggiare
No, non è una parola di quelle che è meglio non dire
È soltanto un bel modo di vivere e non appassire

Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né presunzione
La sera che arriva è un messaggio altrettanto speciale
Com’è il tuo respiro quest’oggi che è quasi Natale

Lo vedi mio amore che niente succede per caso
C’è sempre per ogni bel fiore il più nobile vaso
I giudizi affrettati non valgono il peggior nemico
N’è il più nuovo gioiello indossato il ricordo più antico

Sarai tu la regina del regno dei giorni migliori
Quando grandi saranno le spighe e maturi gli amori
Sarà gobba a ponente, la Luna crescente e si dice
Quant’è bella l’estate che arriva in un canto felice

Le senti Camilla le note di questa canzone
Son nate per te senza regole, né presunzione
La sera che arriva è un messaggio altrettanto speciale
Com’è il tuo respiro quest’oggi che è quasi Natale
Lo senti Camilla bussare alla porta qualcuno
Vestito da contrabbandiere non sembra nessuno
E invece è il più bello fra i sogni venuto davvero
E meno duecentosettanta non è più di zero

2012


20 marzo 2014

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Cami

Oh Cami, Cami, Cami, Cami, ca ca ca
Qui non si può fa, qui non si può fa
Oh Cami, Cami, Cami, Cami, ca ca ca
Non è qui che si può fa

Oh Cami, Cami, Cami, Cami, ca ca ca
Qui non si può fa, qui non si può fa
Oh Cami, Cami, Cami, Cami, ca ca ca
Non è qui che si può fa

Oh Cami, Cami, Cami, Cami, ca ca ca
Qui non si può fa, qui non si può fa
Oh Cami, Cami, Cami, Cami, ca ca ca
Non è qui che si può fa

2004


20 marzo 2014

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Buon Natale

Buon Natale a tutti voi
Buon Natale amici miei
Buonanotte e sogni d’or
Sta arrivando il Salvator

Happy Christmas, Bon Noel
Meri Kirihimete
Forte suonan le campan
Cornamuse e din don dan

Se la neve scenderà
Nella notte di Natal
Gli occhi del bambin Gesù
Brilleranno ancor di più

Nella notte che verrà
Figlia della santità
Un regalo incarterò
E su una stella volerò

L’asinello con chi sta
Potrei metterlo anche qua
Fra le foglie di bambù
Giallo, rosso, verde e blu

Buon Natale a tutti voi
Buon Natale amici miei
Buonanotte e sogni d’or
Sta arrivando il Salvator

2010


20 marzo 2014

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Buggiolo

Buggiolo non è un paese è terra di confine
Se passa Mussolini somministro anfetamine

Lunga vita al cardinale figlio bavarese
Se arriveranno di notte lascerò le luci accese

E mi fermerò a pensare per Dio
E mi fermerò a pisciare anch’io
E mi guarderò alle spalle oddio
E se non sarò qui per sera addio

Buggiolo, la Svizzera, cagnara di cortile
Se arriveranno all’alba starò pronto col fucile

Strade di montagna reggimento bersaglieri
Comandi comandante son qui pronto già da ieri

E mi fermerò a pensare per Dio
E mi fermerò a pisciare anch’io
E mi guarderò alle spalle oddio
E se non sarò qui per sera addio

Mai, mai, mai più
Parlerò con te
Canterò per chi
Non ha voce, non ha pace, non ha un’anima

Cirrocumuli nell’aria muli per la via
Avanzi di Gestapo fantomatici messia

Nino non sa leggere non compra mai un giornale
Le parodie del bene le parodie del male

E mi fermerò a pensare per Dio
E mi fermerò a pisciare anch’io
E mi guarderò alle spalle oddio
E se non sarò qui per sera addio

2012


20 marzo 2014

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Bruno artiere

Stringo fra le mani un accendino nuovo
Mangiano i cavalli e allora anch’io sto bene
Reduce di guerra, mentre un aeroplano
Ride da lassù

Nella tasca della giacca un portafoglio
Con l’immagine di santa Caterina
Pieno di ricordi, di false sorprese
Bruno sono artiere

E se parlo troppo piano non significa
Che son furbo o son villano, caspita
Ma se non mi riconoscono più gli angeli
Vero è che l’ho ormai perduta l’anima

Livido di inganni e farneticazioni
Figlio di una cagna e di un lupo mannaro
Sveglio fino all’alba ad annunciar le stelle
Brilla Alderbaran

E se parlo troppo piano non significa
Che son furbo o son villano, caspita
Ma se non mi riconoscono più gli angeli
Vero è che l’ho ormai perduta l’anima

Fari fendi nebbia, ippodromo San Siro
Corrono i cavalli intorno al terrapieno
Lacrime negli occhi, pioggia in fondo al cuore
Grigio di città

E se parlo troppo piano non significa
Che son furbo o son villano, caspita
Ma se non mi riconoscono più gli angeli
Vero è che l’ho ormai perduta l’anima

2012