Abito in una piccola casa nascosta tra gli alberi
Vivo qui da quarant’anni ormai, libero come le nuvole
Libero di giocare a scacchi solo con chi mi va
Libero di girare in bicicletta per la città
Libero di rileggere 200 volte il Fu Mattia Pascal
Altroché se vorrei darti tutto quel che ho
Altroché se un giorno mi innamorerò
Altroché se starei nei tuoi occhi ancora un po’
Altroché se un giorno mi innamorerò
Penso che non sia difficile prendere a calci un grammofono
Meglio di discutere con te schiavo di un sogno improbabile
Mi chiamano chilometro ma non so bene il perché
Mi chiamano così da tanto tempo e in fondo è per me
L’unico buon motivo per sentirmi parte delle nuvole
Altroché se vorrei darti tutto quel che ho
Altroché se un giorno mi innamorerò
Altroché se starei nei tuoi occhi ancora un po’
Altroché se un giorno mi innamorerò
Se un giorno mi innamorerò
E a caccia di tesori andrò
Se un giorno mi innamorerò
2004
Johnny Campari stasera
Una storia di periferia
Un motivo per non andar via
Un concerto che non finirà
Johnny Campari, l’estate
Quattro amici e una birra gelata
Anche adesso che se l’è giocata
La sua splendida Panda bordeaux
Johnny Campari in divisa
La pattuglia dei carabinieri
Vimercate, Mezzago e di ieri
Saracinesche del Rosis Bar
Johnny Campari i suoi occhi
Come un treno che passa veloce
La sua inimitabile voce
Steve Ray Vaughn, Like a rolling stones
Johnny Campari in amore
Gabbianelle di bar e osterie
Fuori piove ma dentro son mie
Quante belle ragazze però
Johnny Campari signori
Un applauso per incominciare
Rose rosse, Becks beer, malaffare
Un concerto che non finirà
2006
Eccola lì, infreddolita dalla sera
Adulta in una giarrettiera nera, nera Jennifer
Eccola lì, intrappolata ad una gonna troppo stretta e ad un dovere
Per sempre Jennifer
Appena triste, un uomo già le fa la corte
E poi le chiede per la notte e lei, gli risponde sì
Chi se ne frega dell’amore vero
Chi se ne frega degli amici veri
Chi se ne frega di testimoniare
Ma lei non ha paura di vivere ancora
E se non ha paura che colpa ne ha
Jennifer, Jennifer
Eccola lì, in quel reggiseno grigio
A pochi passi da chi certamente glielo strapperà
Eccola lì, che si dimena tra le braccia di quell’uomo intraprendente
Che mai conoscerà
In quell’albergo, dove tutto si confonde
E persino l’anima si perde e non la si ritrova più
Chi se ne frega di vederci chiaro
Chi se ne frega di vederci bene
Chi se ne frega di contraccambiare
Ma lei non ha paura di vivere ancora
E se non ha paura che colpa ne ha
Jennifer, Jennifer
Eccola lì, in una nuvola di fumo
In una nuvola di niente che il destino squaglierà
Eccola lì, in quell’incedere drogato di banale sussistenza
Cui mai rinuncerà
Tranquillamente, indolenzita ma cosciente
Ecco che si fa pagare, eccola che se ne va
1997
E non c’è amore nei miei occhi stasera
Nemmeno un uomo che mi stia ad ascoltare
Filippo se n’è andato almeno da un’ora
E io son rimasta qui da sola a pensare
Che vorrei ma non ho
Qualcosa che spiegarvi adesso non so
Che vorrei ma non ho
Un altro arrivederci amore tornerò
L come Laura L come lexotan
E in un minuto tutto passerà
L come Laura L come lexotan
E in un raggio di luce il mio buio si trasformerà
E non c’è amore nei miei occhi stasera
Nemmeno Mara mi è venuta a trovare
Dalla finestra vedo Frilli che arriva
Ma c’è già l’Anna che lo sta ad aspettare
Quello che io vorrei
Probabilmente non l’incontrerò mai
Quello che io vorrei
È un’altra storia è un altro amore è un altro lui
L come Laura L come lexotan
E in un minuto tutto passerà
L come Laura L come lexotan
E in un raggio di luce il mio buio si trasformerà
2000
Lo sai che sei ancora piccolina per far certe cose
E non lo sai che ci potresti stare male
Quattordici anni quasi quindici anni non ne puoi sapere
Quasi niente e non per niente dell’amore
Lo sei fin troppo disinvolta con quell’aria da una botta
Che qualcuno ci potrebbe anche cascare
E non c’è modo di riuscire a farti un tanto ragionare
E non c’è modo e non c’è tempo di pensare
Che amore sei, se amare non puoi
E che ragazza sarai per me domani
Se è proprio questo che vuoi
Ne son sicuro lo avrai perché
Sei sempre stata tu la prima ed anche in questo tu la prima sarai
Un fuoco sembrerà quando la tua verginità
Sta primavera se ne andrà negli occhi di una sera
E lui chissà che faccia avrà e se te lo chiederà
Sfacciatamente di rifarlo senza copertura
Piuttosto di vederti imbarazzata ti preferirei sgamata
Nel saperti ancora ragazzina
E nel vedere poi guardandoti allo specchio che il tuo corpo
Non è mai cambiato e tutto è come prima
Che amore sei, se amare non puoi
E che ragazza sarai per me domani
Se è proprio questo che vuoi
Ne son sicuro lo avrai perché
Sei sempre stata tu la prima ed anche in questo tu la prima sarai
È quella tua curiosità che t’impedisce
Di trovarlo un equilibrio tale da giustificare
Che non c’è fretta di arrossire non c’è fretta di giacere
Con un uomo grato solo al tuo sedere
Dovresti darmi retta questa volta cresci, cresci un po’ per volta
Prima che sia troppo tardi e allora
Rivorrai indietro tutto il tempo che hai perduto
Dando retta ad un saluto consegnato di premura
Che amore sei, se amare non puoi
E che ragazza sarai per me domani
Se è proprio questo che vuoi
Ne son sicuro lo avrai perché
Sei sempre stata tu la prima ed anche in questo tu la prima sarai
1998
Non sai quanto mi piacerebbe dirti t’amo
E poter darti la mia mano
Sul lungo mare di una spiaggia romagnola
Là dove non è come qua
Qui dove tutto è esattamente come prima
È andare a messa e poi a dottrina
Va beh pregare e dir la sera le orazioni
Ma adesso non se ne può più
La Cesarina è ancora a casa coi bambini
Sta lì a cambiargli i pannolini
Lei non sa ancora che la guerra è terminata
Lei non l’ha ancora la tv
Ma non fa certo al caso mio la Cesarina
Io già mi trucco ed esco a cena
Io sì che sono già una donna emancipata
Io fumo quasi tutti i dì
Lo sai mi han detto che assomiglio a quella attrice
Quella dall’aria ammaliatrice
Non so non chiedermelo esattamente il nome
Il nome suo è Natalie Wood
Oddio che bello se potessi far l’attrice
Girare il mondo mi si addice
Per poi comprarmi un bell’appartamento a Roma
O meglio ancora a Hollywood
2003
Mia cara signora dall’ultima sua
Ho letto progressi dall’ultima mia
Il nostro progetto avanza preciso
Non muore la guerra e nemmeno il sorriso
Il Mario è cresciuto, l’Andrea un po’ meno
Si prendono a schiaffi sdraiati sul fieno
Il mio conto in banca l’ho perso alle carte
Al bar Ragno Verde mi han chiuso le porte
La, la, la…
Non vanno gli affari, invecchiano i nonni
L’altro anno la Rossa ti ha reso i suoi anni
Il sorcio stregato che abita al molo
Ha chiesto alla moglie di vendere il culo
Il mio siciliano non vale una cicca
Dovresti insegnarmi tu Vitti ‘na crozza
La mia nuova amante si chiama Ramona
Di giorno è pittrice e di notte è puttana
La, la, la…
Scrivimi ancora mia cara signora
Per farmi sapere in che modo a che ora
Si spalancheranno le porte del cielo
Per chi non c’è ancora, per me e zio Carmelo
La, la, la…
1994
E non è
Nemmeno lei
Quella che
Credevi ormai
Quella che
Sognavi tu
E lei con te
Il cielo blu
Lei non è, lei chi è
Lei che vorresti ancora un po’ con te
Pazienza se
Non ti ama più
E se il cielo è
Venuto giù
Se il sole poi
Non brillerà
E negli occhi tuoi
Chissà che buio farà
Lei non è, lei chi è
Lei che vorresti ancora un po’ con te
L’amore è un aeroplano
Che a volte arriva e a volte va lontano
Tu non ci puoi tu non ci sai
Capire niente
Sei solo qui sei solo là
Perdutamente
Sei solo qui sei solo là
Là, là, là…
2000
E rivederti dopo tanto tempo
È stato come una fotografia
È stato come rivederti un’altra volta andare via
E rivederti dopo tanto tempo
È stato come quest’estate al mare
Un ombrellone, le conchiglie e un aquilone da ammaestrare
E adesso cosa fai
E quanti figli hai
E adesso dove vai
E rivederti dopo tanto tempo
È stato come un’altra primavera
È stato come accorgersi che il vento soffia anche la sera
E rivederti dopo tanto tempo
È stato come chiacchierare ancora
Con un tramonto, un prato verde, un’inimmaginata aurora
E adesso come si fa a pensare, che un giorno o l’altro arriveremo al mare
E adesso come si fa pensare, adesso come si fa
E adesso come si fa a vedere, che non c’è quasi niente da buttare
E adesso come si fa a vedere, adesso come si fa
E rivederti dopo tanto tempo
È stato come una scommessa vinta
In fin dei conti fosti tu la prima a non esserne convinta
E rivederti dopo tanto tempo
È stato come camminare ancora
Su quel sentiero a pochi passi dall’entrata della scuola
2007
Buonasera come va, oggi fa un po’ più freddo in città
Non so quanto pagherei, per volermene un po’ a Sharm El Sheick
Suo cognato come sta, per caso l’hanno operato di già
Ma non le dica certe cose che tutto si sistemerà
Mi dispiace pensi un po’, chi l’avrebbe mai detto però
Non si sposeranno più, lui che già me lo dava del tu
Se n’è andata lei e chissà, adesso di chi s’innamorerà
Lei quel bel fiore a primavera quel sorriso in sci bel da sta mal
Un caffè qui con me
Passi a prenderlo presto perché…
Io l’amo tanto, l’amo davvero
L’amo più d’ogni cosa e perfino del mondo intero
E se lei sapesse da quanto l’amo
Probabilmente non mi direbbe…
Buonasera occhi blu, scende qui o viene con me più su
Non son scaltro ma vorrei, dirle quanto la coccolerei
Suo marito non lo sa, quante volte l’ho vista in città
Col nipote del curato, o col figlio di Gianni il gagà
E va bene scenda qua, che la vita è così che la va
Non son bello e non son più, fascinoso come in gioventù
E va bene anche così, ma la prego si tolga da qui
Che io vado al quarto piano, e g’ho prèsa d’andà a cà a durmi
Un caffè qui con me
Passi a prenderlo presto perché…
Io l’amo tanto, l’amo davvero
L’amo più d’ogni cosa e perfino del mondo intero
E se lei sapesse da quanto l’amo
Probabilmente non mi direbbe…
2004