un pamphlet. così direi. una storia, tante storie. nel 2007, se non ricordo male, ho iniziato a girare il friuli e me ne sono innamorato. del mare, dei monti, delle città, della slovenia a un tiro di schioppo. così avendo scambiato qualche mail con gaffi editore ci ho provato… è stata una bella avventura.
la scuola sta per finire. è stato un anno tosto. cd vimercate, libro sui balcani, libro per meravigli, pamphlet sul friuli… ma è andata e ora posso riprendere con il romanzo sul collegio e l’ultimo capitolo della trilogia epica. con moooooolto gusto e senza alcuna fretta… mi dispiace che kristina non sarà con me al must, ma tant’è. sarà per la fine di luglio… intanto ci godiamo il lavoro di christopher king, inestimabile!
arrivati dalle parti della birreria più famosa di praga ci scontriamo con cacciari, il filosofo. curioso, no? sarei rimasto a parlare con lui qualche secolo, ma giusto il tempo per interiorizzare ed era già lontano. due giorni dopo mi adopro per un addio al celibato, tutti scout, giocavo in casa; e ridicolmente all’indomani eccomi al liceo dove lavoro, con altri prof, quando c’è da fare casino = improvvisare = vale sempre la pena 🙂
tre giorni a praga a suonare in un localino poco fuori il centro storico. una felicissima esperienza. dal 1993 sono cambiate un mucchio di cose. ma c’è ancora stalin che domina da qualche parte. e c’è sempre la moldava e c’è sempre kafka sul quale varrà la pena tornare.
dunque domani si vola, destinazione praga. ci siamo. in punta dei piedi. si fa per dire. la chitarra è già pronta. suonerò nel cuore della capitale ceca. per la prima volta. se riesco mi faccio anche busker sul san carlo. il tempo promette bene. all’epoca andai e c’erano i lazy pigs. mi piacquero oltre misura. e proprio oggi esce vimercate caput mundi. un disco, una storia, molte vite.
e mercoledì si parte per praga. a suonare sulle rive della moldava. mm. con un bel po’ di fatiche alle spalle: cd di vimercate, libro sui balcani, romanzo per meravigli, l’idea per l’italo svevo – e in queste ore chiude Agamennone. curiosa canzone.
La maschera di Agamennone
Agamennone figlio del re di Micene
Agamennone, Egisto e Menelao che sviene
Agamennone ed Elena dov’è finita
Agamennone l’hanno rapita
Agamennone complice dell’avventura
Agamennone Troia che non fa paura
Agamennone e Achille dove se né è andato
Agamennone innamorato
Sciogliti, sciogliti, sciogliti come la neve
Parlami, parlami, parlami come si deve
E sì che poi lo vedrai anche tu
E sì che poi non sarai solo tu
E sì che poi lo vedrai anche tu
Com’è
Agamennone e gli angeli del Partenone
Agamennone intrepido con il pallone
Agamennone e Oreste dalla lavandaia
Agamennone e un dio che abbaia
Agamennone maschera della vittoria
Agamennone non conviene far baldoria
Agamennone principe dell’eccezione
Agamennone il cappellone
Sciogliti, sciogliti, sciogliti come la neve
Parlami, parlami, parlami come si deve
E sì che poi lo vedrai anche tu
E sì che poi non sarai solo tu
E sì che poi lo vedrai anche tu
Com’è
Agamennone al limite dell’illusione
Agamennone il titolo di una canzone
Agamennone un asino se non un mulo
Agamennone faccia da culo
Sciogliti, sciogliti, sciogliti come la neve
Parlami, parlami, parlami come si deve
E sì che poi lo vedrai anche tu
E sì che poi non sarai solo tu
E sì che poi lo vedrai anche tu
Com’è
Il primo libro in italiano interamente dedicato alla musica dei Balcani e del Caucaso. Esce il 26 maggio in tutte le librerie per la casa editrice Odoya. Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso storie e regioni dimenticate da Trieste a Baku, in Azerbaigian. Per gli amanti della musica, certo, ma anche per chi ha ancora voglia di scoprire e amare mondi sconosciuti, geografie lontane, spezie, alchimie e costumi diversi. Tre anni di lavoro, oltre trecento pagine, decine di artisti intervistati e studiati per il loro straordinario talento. Anche per perorare la causa di un amico musicologo che più passa il tempo, più non può fare a meno di un pentagramma su cui tergiversare.
oggi in giro per milano, una milano piena di pioggia, ma una bellissima atmosfera… finalmente con il master di vimercate caput mundi fra le mani.
eravamo in procinto di realizzare provincia cronica, un cd con pezzi che continuiamo a fare con piacere, tipo anna ti prego, caporetto, lexotan, lettera alla signora. stavamo in quello studio umido e ammuffito dalle parti della stazione di cernusco lombardone, l’ispirazione non poteva mancare…
Capossela racconta la storia della terra, dell’origine e del calitrano. Della polvere e dell’essenza/assenza. Va ascoltato con parsimonia. Come andrebbero ascoltati i lavori che dietro al rigore di un pentagramma narrano i fatti e le leggende e le poesie di una geografia. In Italia sono in pochi a farlo e ne vale la pena. Oggi esce il suo ultimo lavoro, anni dopo la metafora melvilliana. Si presenta più o meno così.