sono tornato a lecco, villa manzoni, l’amico mauro rossetto. tutto pronto per il 19 ottobre. live nelle cantine della villa che fu del leggendario don lisander. suonare in un posto del genere, mai mi era capitato. alletta l’idea, a due passi da una secolare ghiacciaia e da un pozzo profondo una trentina di metri. oggi fino a lecco, tempo terribilmente uggioso, assaggio della stagione fredda. una chiesetta traballante misura la relatività della linea temporale. (non allego la locandina perché è illeggibile).
ieri pomeriggio a rho, con l’amico francois e la mia tribù al completo. un uomo senza denti mi racconta la sua storia, dalla puglia a milano, insegnava matematica, aveva un buon profumo… si bisserà più in là…
non sapeva nulla dylan thomas della ragazza trovata addormentata sotto il tavolo della cucina, con un suo libro in mano e l’accendisigari fra le gambe, gran risate si fecero all’arrivo dei pompieri convinti che ci fosse da spegnere chissà quale incendio…
la nuova avventura è partita, mentre l’altra sera una coppia mi chiedeva se ero io quello che avevano visto suonare al teatro nuovo, durante l’expo tour. difficile entrare, per ora, nei dettagli, ma qualcosa si può lasciar scappare. siamo poeti, in fondo
ieri sera bella sera alla Galeria, buona energia, partecipazione e divertimento. e la mancia che non guasta mai. intanto sono girate le foto di domenica della performance con Kristina…
alla fine le cose sono precipitate non ho avuto molto tempo per commentare il da farsi evito di dire di cosa mi occuperò per i prossimi otto mesi per pudore in ogni caso domenica con kristina è andata felice e la coppia che mi ha preso tre cd al volo
e così ieri, complice una bravissima giornalista, sono finito sul corriere delle sera…
Io e mia moglie ci conosciamo dalla fine degli anni Settanta. Andavamo all’asilo insieme. Mi sono innamorato di lei pochi anni dopo: io ero in terza elementare, lei in seconda. Sono andato avanti ad amarla (in segreto) fino alle superiori, finché non mi fu chiaro che non avrei mai avuto chance. Poi, però, è successo qualcosa di imprevedibile. In contemporanea ci siamo lasciati alle spalle storie lunghe anni. E ci siamo rincontrati a una mostra fotografica. All’improvviso tutto si è riacceso, come negli anni Settanta. Ma questa volta, incredibilmente, contraccambiato. Ci siamo sposati due anni dopo. Da allora sono passati esattamente dieci anni (e tre bimbe). Stasera abbiamo festeggiato ed è stata una delle sere più belle della mia vita. Una magica sera d’autunno del 1978.
testa di rapa condivide con me l’ipotesi di riformare il mondo, rimanendo fedeli a se stessi, incapaci di adeguarsi alle mode, completamente devoti al libero pensiero e al “non-hanno detto che” delle masse
Le professeur a commencé à parler de l’histoire, ne sachant pas que l’histoire était déjà passé depuis longtemps, essayé avec l’algèbre et va beaucoup mieux…