fai una fai l’altra e così alla fine ce n’è per un cd tipo i liceali cronache del busnaghese vediamo se ci stiamo coi tempi intanto ieri in sala di registrazione per il bis premio e poi comparsata sul palco del collegio giornata impegnativa ma divertente adesso mi ascolto un po’ di durutti column
Insomma le ultime diaboliche 36 ore sono scemate, wow, sabato sera a suonare, domenica tutto il giorno a Torino per il via al libro, domenica sera al concerto di Mudhoney e per finire stamane a spiegare gli acidi carbossilici. Magari un po’ di relax, ma stasera ci sono le prove per il concerto di lunedì e venerdì le registrazioni per la nuova canzone. Così va la vita, così è un bell’andare dopotutto… grazie (anche e soprattutto) alla mia paziente famiglia!
secondo appuntamento con la val d’aosta…
poi dici ad amici musicisti che magari non vedi da anni che c’è da fare uno spettacolo con le canzoni della prima guerra mondiale, e ti rispondono di sì senza tentennamenti, ed è come essersi visti e aver suonato insieme il giorno prima. e allora è anche necessario inventarsi un nome al volo, per l’occasione e per chissà quale altra nuova avventura. ci saranno canzoni come il testamento del capitano ed era una notte che pioveva, ma anche filmati originali della grande guerra, e qualche lettura presa qua e là, da ungaretti a hemingway. tutto questo lunedì 25 maggio in comune, ad agrate brianza, speriamo all’aperto (al limite in sala consiliare) per celebrare il 23 maggio di 100 anni fa, in cui l’italia dichiarò guerra all’austria-ungheria.
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia…
Andavo e venivo da Sesto per raggiungere la redazione di Newton e strada facendo mi imbattevo in un campo rom. Giorno dopo giorno l’ho fatto mio osservando con curiosità come vivevano e si comportavano i suoi occupanti. Alla fine è nato un romanzo, “Il sangue nero degli zingari”, un noir, una storia d’amore, “la storia di una straordinaria amicizia”, un libro che vedrà la luce per la prima volta in occasione del salone del libro di Torino, grazie all’interessamento delle Officine Gutenberg di Piacenza. Dal 14 al 17 maggio. Io andrò domenica, se qualche amico fosse nei paraggi sarò lieto di offrigli un caffè…
puoi anche diventare padre tre volte ma con certi grandi esempi davanti rimarrai sempre un ragazzino con mille e mille cose da imparare. oggi sono ottanta e… credo di poter dire una sola parola: GRAZIE
ieri sera è andata benone, canzoni di guerra, pace e resistenza. come minimo un centinaio di persone e la possibilità di esprimere al meglio tesi ed emozioni…
c’è una città in india che chiamano la città rosa. sua prerogativa è quella di avere le case tutte colorate, soprattutto di rosa, ma anche di blu, rosso, arancione. spesso sui muri esterni delle case compaiono disegni. curiosamente si è visto che la città rosa ha un tasso di criminalità inferiore alle metropoli vicine e che i suoi abitanti risultano più felici e soddisfatti di quelli di altre località. il motivo? proprio il colore delle case e le linee sinuose che spesso percorrono le facciate. stando infatti a uno studio di psicologia i diversi colori delle abitazioni infondono buonumore, mentre le linee sinuose, come possono essere quelle raffiguranti le onde del mare, aumentano il senso di tolleranza e desiderio di socializzazione (è lo stesso motivo per cui inconsciamente ci avviciniamo con maggiore facilità alle persone con i lineamenti più ‘tondeggianti’, diffidando di quelli + spigolosi). ecco perché anche le nostre anonime e grigie vie, piene di anonime e grigie palazzine e villette, dovrebbero prendere esempio dall’esperienza della città rosa. ecco perché la casa di via mazzini dovrebbe rimanere così com’è.
ultime prove prima della resistenza di domani. e ormai la scuola volge al termine e ormai ‘la cavallera’ prende il largo e forse saremo a torino per la fiera del libro con il romanzo di radu