Quante ne ha fatte e vissute quel pazzo di Alex
Ventitré anni scanditi dal tempo di un Rolex
Alex romantico filtro di amore e fortuna
Consumatore sporadico di marijuana
Occhi imbrattati di sonno o da troppa allegria
Spalle incurvate dal peso di un’altra bugia
Simpaticamente oppresso da qualche paura
Ma primo fra tutti in astuzia e in letteratura
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
E adesso lui
E adesso lui
E Laura i suoi lunghi capelli li avrebbe accorciati
Ultimo il desiderio di restare uniti
Anche se pettegolando si fosse saputo
Che Alex le avrebbe negato un domani chiarito
Alex che già si sapeva sarebbe arrivato
Molto più in alto degli altri e del cielo infinito
Oltre l’inimmaginabile e ancora più in alto
Ma sempre con quel gran sorriso stampato sul volto
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
Alex lo chiamavano ed era un maledetto bastardo
E adesso lui
E adesso lui
1997
Vorrei vedere l’effetto che fa la luna piena sopra Jalalabad
Vorrei passare la notte con te e accorgermi che sei tutto per me
Vorrei far finta di niente, però, c’è ancora troppo fumo sopra a New York
Vorrei guardarti abbracciarti, sentirti, parlarti, vorrei perché no
Ma sono un guerrigliero talebano
Col solito kalashnikov in mano
Che non sa bene per chi la guerra combatterà
E mi vien da dire
A come americano, a come afghanistano, a come a lì mortacci tua
A come americano, a come afghanistano, a come amore che paura
A come americano, a come afghanistano, a come allaccia la cintura
A come americano, a come afghanistano
Vorrei sentire la musica che, ascoltavamo tutto il giorno io e te
In riva al mare o nel letto dei tuoi, a fare a fare a far l’amore come non mai
In California ci ritornerò e appena lì lo giuro ti sposerò
Dio com’è bello stasera sentirti vicina così come no
Ma sono un soldato americano
Che si è arruolato e ha preso un aeroplano
Per arrivare fin qui così lontano da te
Che mi vien da dire
A come americano, a come afghanistano, a come a lì mortacci tua
A come americano, a come afghanistano, a come amore che paura
A come americano, a come afghanistano, a come allaccia la cintura
A come americano, a come afghanistano
2002
Che bello, che bello fra poco è primavera
Di neve ne è caduta e adesso che si fa
Mi chiedi di comporre, comporre una canzone
Chissà l’ispirazione forse arriverà
Di cosa vuoi parlare, di cosa vuoi cantare
Magari di politica o chissà che
Che cosa stai dicendo, ne sei proprio sicura
Vorresti una canzone solamente per te
Che bello, che bello fra poco è carnevale
Le luci di Natale non s’accendono più
Che cosa ci mettiamo, da cosa ci vestiamo
Brighella e Balanzone ormai non si usano più
So bene è stato bello quel giorno in riva al mare
Fischiava forte il vento e il cielo rosso e blu
Potrei partir da questo ricordo eccezionale
Così protagonista sarai solo tu
Che bello, che bello girare in bicicletta
Girar tutta la vita di città in città
Giocare alle domande più assurde e imbarazzanti
Dai tu chi ti faresti forse quello là
Ma come non ricordi, ma come non capisci
Non c’era nessun altra, nessun chissà chi
Soltanto tu e soltanto la nostra birreria
E la solita magia che abbiamo ancora qui
Che bello, che bello fotografare il mondo
Vedere in digitale cosa ne sarà
Di quello che dicevi, di quello che diciamo
Su via il sipario che lo show comincerà
Che bella la tua sciarpa, che bello il tuo piumino
So dove l’hai comprato c’ero anch’io con te
Che bello dirti ancora ti voglio tanto bene
Che bello quando leggi e intanto bevi il tè
Che bello, che bello fra poco è primavera
Di neve ne è caduta e adesso che si fa
Mi chiedi di comporre, comporre una canzone
Chissà l’ispirazione forse arriverà
2010, un anno, 2010, un sogno
2010 rose ti regalerò
E allora sarò pronto, per ritornare al mare
E vedrai che una canzone per te comporrò
2010
Millenovecentottantanove per le strade del paese
La mia storia incominciò
Vidi intorpidito il suo bel viso tra l’Alfieri e il paradiso
La sua bocca si posò
Solo adesso un po’ cresciuto posso dire
Chi lo sa dov’è
Solo adesso un po’ invecchiato posso avere
La certezza che
S’era proprio innamorata di uno come me
S’era proprio innamorata di uno come me
Di chi sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità
Di chi si sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità
Millenovecentottantanove per le strade del paese
Gli occhi di Sophie Marceau
Vidi infreddolito il suo sorriso tra l’America e il mio naso
La sua bocca si staccò
Solo adesso un po’ cresciuto posso dire
Chi lo sa dov’è
Solo adesso un po’ invecchiato posso avere
La certezza che
S’era proprio innamorata di uno come me
S’era proprio innamorata di uno come me
Di chi sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità
Di chi si sapeva già
Non l’avrebbe amata per l’eternità
1995
Sei tu che nascondi i tuoi occhi in quegli occhi che parlano
Quegli occhi che riesco a tradurre in un semplice no
No non è questa la vita che vorrei combattere
No non è questa la strada che percorrerò
Quasi sempre solo nei pensieri tuoi
Perché un banchiere non lo sarai mai
Perché parlare a volte è inutile
Ma non è inutile dirti che
A quarant’anni si può
Sognare ancora si può
Desiderare un mondo da conquistare
A quarant’anni si può
Sognare ancora si può
Desiderare, desiderare di più
Ti trovo un po’ stanco da quando hai deciso di essere
Un uomo tranquillo che tanto tranquillo non è
Tua moglie ha già scelto il vestito più bello da mettere
L’ennesimo modo per darti qualcosa di sé
Poi guardi dalla tua finestra e vedi che
C’è un mondo intero che sta lì davanti a te
Ma è un mondo che non puoi raggiungere
Non puoi raggiungerlo neanche se
A quarant’anni si può
Sognare ancora si può
Desiderare un mondo da conquistare
A quarant’anni si può
Sognare ancora si può
Desiderare, desiderare di più
2000
Sarai tempo da passare, sarai un cielo da guardare
Sarai neve, sarai pioggia, sarai solo tu
Sarai il mare che s’ingrossa, sarai un’onda alla riscossa
Sarai un sasso di scogliera, sarai solo tu
Sarai gli occhi di tuo padre e tutti i sogni di tua madre
Sarai piedi, sarai mani, sarai solo tu
Sarai il Millecinquecento, William Shakespeare e il suo Seicento
Sarai storia, sarai mondo, sarai solo tu
E non sarà difficile innamorarsi di te
E non sarà difficile ricominciare da te
Sarai l’aria della sera, sarai un fiore a primavera
Sarai il 29 novembre, sarai solo tu
Sarai il mio portafortuna, sarai sole, sarai luna
Sarai il mondo di Sofia, sarai solo tu
Sarai un gioco per bambini, pannoloni e pannolini
Sarai un chicco, sarai un fiocco, sarai solo tu
Sarai quando canta il gallo, sarai il verde, il rosso e il giallo
Sarai re Artù e Merlino, sarai solo tu
E non sarà difficile innamorarsi di te
E non sarà difficile ricominciare da te
Sarai il fuoco di un camino e un campanile da lontano
Sarai il chiasso dei cortili, sarai solo tu
Sarai un foglio di giornale con su scritto oggi è Natale
Sarai oro, incenso e mirra, sarai solo tu
Sarai il ciclo del carbonio, san Firmino e sant’Antonio
Sarai il primo giorno a scuola, sarai solo tu
Sarai tutto e altro ancora, sarai il monte e la pianura
Sarai un semplice sorriso, sarai solo tu
E non sarà difficile innamorarsi di te
E non sarà difficile ricominciare da te
Quasi carnevale, quasi ferragosto, quasi un altro venerdì
Quasi un giovanotto, quasi un principiante, quasi il prezzo di un cd
Quasi Vasco Rossi, quasi Pasolini, quasi un quadro di Gauguin
Quasi un miliardario, quasi un’emozione, o un notturno di Chopin
E lui non ha mai tempo, e non è mai contento
E lei non sa aspettare, ma non è niente male
E Alice non si sposa, è allergica alla chiesa
È allergica a sua madre, se lo sapesse il padre
Quasi fantasia, quasi ostinazione, quasi metafisica
Quasi Gesù Cristo, quasi Baldassarre, il suono di un’armonica
Quasi un criminale, quasi un buontempone, le bombe di Ahmadinejad
Quasi un giradischi, quasi un’ossessione, voulez-vous coucher avec moi
E lui non ha mai tempo, e non è mai contento
E lei non sa aspettare, ma non è niente male
E Alice non si sposa, è allergica alla chiesa
È allergica a sua madre, se lo sapesse il padre
Quasi un cartomante, quasi un fattucchiere, quasi una libellula
Quasi un terrorista, quasi uno tsunami, il nucleo di una cellula
Quasi una bestemmia, quasi un porco cane, quasi lei non fa per lui
Quasi un troglodita, quasi un mendicante, e tutto quello che tu sei
E lui non ha mai tempo, e non è mai contento
E lei non sa aspettare, ma non è niente male
E Alice non si sposa, è allergica alla chiesa
È allergica a sua madre, se lo sapesse il padre
2007