Silvina senti cosa dice
Silvina è un’anima infelice
Silvina passa tutto il tempo a bestemmiare
Silvina è mamma e non capisce
Silvina cosa preferisce
Silvina non ha neanche voglia di pensare
RIT. Che vita, pazienza la fatica
Se fosse una formica almeno ce l’avrebbe un’amica in più
Silvina come il temporale
SIlvina fa davvero male
Silvina che nemmeno un fuoco può scaldare
Silvina come tutte le altre
Silvina sono troppo scaltre
Silvina come è stato facile abboccare
RIT. Che vita, pazienza la fatica
Se fosse una formica almeno ce l’avrebbe un’amica in più
E invece, non ha niente
Non ha neanche un salvagente
Per sorridere, per galleggiare
E invece, non ha padri, non madri
Ma soltanto un buon motivo per naufragare
Silvina se potesse stare
Silvina se potesse andare
Silvina se potesse ridere e cantare
Silvina con le borse agli occhi
Silvina sono tutti sciocchi
Silvina solo a lei poteva capitare
RIT. Che vita, pazienza la fatica
Se fosse una formica almeno ce l’avrebbe un’amica in più
2012
Bergamo, Lecco, nel ventre e nel cuore
Mille canzoni e una storia d’amore
Vite distratte, fatiche e pazienza
Vecchie paludi e qualche maldicenza
Calolziocorte la terra promessa
Scoppia la guerra, non basta una messa
Vino da bere, servire e annacquare
Gli occhi del fiume che puntano al mare
Di nome Gianni, Valsecchi il cognome
Ce ne son tanti con il soprannome
Uno soltanto però con l’acume
Del vero uomo di mondo e di fiume
C’è una barchetta ormeggiata al pontile
Quante leggende, ma un solo cortile
Pesci di fiume, di lago o di mare
Non val la pena star qui a litigare
Con il bel tempo, la pioggia o la brina
Strade di campo, montagna e collina
Corni di Canzo, laggiù il Resegone
Grigna, Grignetta e più in là Morterone
Di nome Gianni, Valsecchi il cognome
Ce ne son tanti con il soprannome
Uno soltanto però con l’acume
Del vero uomo di mondo e di fiume
Non c’era l’acqua e nemmeno la luce
Ma il barcaiolo che ancora conduce
Dall’altra parte dell’Adda verdura
Oppure frutta, polenta e calura
Pedro il più grosso, dal cuore gentile
Zingaro vero, linguaggio scurrile
Matia, Bigiola, Pisota e Guarnascia
Pinin, Paleta, Tugnola e Marascia
Di nome Gianni, Valsecchi il cognome
Ce ne son tanti con il soprannome
Uno soltanto però con l’acume
Del vero uomo di mondo e di fiume
2014
Asia
Si veste stranamente
E non ha più paura
Degli occhi della gente
Attrice o spettatrice
È femminilità
Silenziosa ma non triste
È quanti dubbi avrà
Pazienza
Pazienza le sue labbra
E chi le assaggerà
Inopportunamente
Per vizio
O per desiderio
E quante volte il cielo
La prenderà per mano
E quante volte un sogno
L’accarezzerà
Amore in mezzo agli occhi
In un amore tatuato
Sulla pelle di un ombelico
Che segreti non ha
Sensibilmente donna
Caparbiamente bella
Per un pugno di perditempo…
E porta ancora quegli occhiali
Dio mio li porta ancora
E come è bello immaginarla
Compagna di viaggio
E come è bello immaginarla
Trovassi il modo di incontrarla
La porterei lontano
E le farei vedere le stelle
Da vicino
Ma c’è la luna sopra i tetti
Che divora tutti quanti
E Asia
Che non è qui con me
E Asia
Che chi lo sa… dov’è
1998
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna ha la cistite
Dimmi tu se si può fare
Quello che vogliamo noi
Noi vogliamo andar per campi
A tampinar la Marinella
Ben più bella di un fior di loto
E anche più bella di Britney Spears
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna, na, na, na
Quando il cielo butta male
E non c’è scampo per gli aironi
Né per quelli come noi
Sassolini di periferia
Sotto il ponte degli agguati
Sotto il ponte della libertà
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna non capisce
Che l’artrite e la cistite
E la bronchite e l’epatite
Son le solite scemenze
Di chi non è abituato
A mangiar poco salato
Questo al fegato bene non fa
Dimmi tu che si può fare
Quando Arianna ha la cistite
Dimmi tu se si può fare
Quello che vogliamo noi
Noi vogliamo andar per campi
A tampinar la Marinella
Ben più bella di un fior di Loto
E anche più bella di Britney Spears
2009
Arianna ven chi un mument
Te vori dì un quai cos, ti fam cuntent
Me piasaria cumpan di temp andà
Purtat insem a mi a balà
Si propri adess che me fan mal i gamb
Si propri adess che l’è passà el me tram
Si propri adess ch’a go la malincunia
Si propri adess che te se set urmai andada via
Arianna ti lasà sta
Gh’è pensi mi l’è tutt giumò urganizà
Arrivi lì cun la lambretta
Te vederet che bela la mia camiseta
Si propri adess che me fan mal i gamb
Si propri adess che l’è passà el me tram
Si propri adess ch’a go la malincunia
Si propri adess che te se set urmai andada via
Arianna s’un chi per ti
Derva la porta e dam un bel basin
Farem insema un bel balet
Ta saret ti la mia regina e mi il to re
Si propri adess che me fan mal i gamb
Si propri adess che l’è passà el me tram
Si propri adess ch’a go la malincunia
Si propri adess che te se set urmai andada via
2010
Strade di quartiere
Odore di periferia
Espressioni gravi
Che neanche il vento riesce a portar via
Maleducazione
Nicola ha già un coltello in mano
E che paura fa
Vederlo avvicinarsi piano piano
Lui che paura che fa, lui che paura che è
Ma che paura è
Lui che paura che fa, lui che paura ma…
In quelle strade no
È molto meglio non andare
In quelle strade c’è
Nicola che già affila il suo pugnale
Controindicazioni
Non basterebbe il mondo intero
Ma fatti un po’ più in là
E vedrai lo troverai un arcobaleno
Lui che paura che fa, lui che paura che è
Ma che paura è
Lui che paura che fa, lui che paura ma…
Altroché che America e America
Qui non si piange mai
Tu sai già cosa significa
Resistere ancora un po’
Per quanto io non lo so
2003
Che cosa sono queste nuvole nel cielo
Che cos’è questo piccolissimo arcobaleno
Che cosa sei per me ragazza mia
Che cos’è questa sottilissima malinconia
Da dove arrivano le nuvole, e dove corrono le nuvole
Se solo si potesse si potesse andare al mare
Se solo si potesse solamente andare andare
Amico mio amico di periferia
Con quella cicatrice che non va più via
In una nuvola finirai
Anche tu, anche tu, anche tu
Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no
Il sole è spento stamattina amore mio
Non trovo più il coraggio di implorare Dio
Che cosa vuoi da me ragazza mia
Chissà che cosa vuoi, chissà che cosa vuoi
Eppure volano le rondini, chissà se piangono le rondini
Se solo le potessi accompagnare in Africa
Se solo mi potessi trasferire in Africa
Eccome sì, eccome no, eccome se non diventerò
Un acquazzone o una storia che passa
Eccome sì, eccome no, eccome se non m’innamorerò
Di te… ragazza mia
Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no
Ecco l’ennesima virtù Massimo Coppola
Ecco non puoi negarlo è questa un’altra trappola
Dei tuoi discorsi che non san di niente
Dei tuoi discorsi per salvar la gente
Ma come cambiano le verità, e come invecchiano le novità
Ma se son queste le priorità, chi se ne frega (del chi va là)
E allora dico io e allora dici tu
Ma guarda com’è bello il cielo blu
E allora dico io e allora dici tu
Senza virtù
Centro sociale centro di aggregazione, antiglobale no
Centro sociale centro di rivoluzione, antiglobale perché no
2002
Come è grande il bicchiere di rosso
Il sabato mattina
Come è freddo l’inverno quest’anno
In collina
Quante volte ti ho visto passare
Col solito golfino
Quante volte ti ho visto arrivare
A capo chino
Angelino, Angelino, Angelino
C’è una stella che brilla stasera
In via Gian Matteo Ferrario
C’è una stella che brucia e un portone
Centenario
Niente Repubblica Cisalpina
Che i tempi son cambiati
Niente Napoleone o Radetzky
Trapassati
Angelino, Angelino, Angelino
Angelino i fagioli si piantano così
Quante leguminose che crescono qui
Angelino, un buon sorso di vino
Angelino il granturco, il frumento chissà
Quanti frutti la terra ci regalerà
Angelino, praticamente un bambino
2004
In cascina Amadio
Ci son tante cose
C’è l’erba che cresce
C’è il cielo più blu
Conigli e maiali
Fagiani e galline
Ma che belle colline
Che si vedono laggiù
In cascina Amadio
C’è il sole che splende
C’è un campo di grano
Di rose e lillà
La quercia e l’abete
La farnia e il cipresso
Ci son stato adesso
Vengo proprio da là
Ah, l’amore, l’amore cos’è
È una bella avventura
Ah, l’amore, l’amore cos’ha
Tutta questa premura
Ma l’amore, l’amore chissà
Chissà quant’è che dura
Ma l’amore, l’amore per te
Perché
In cascina Amadio
C’è un sacco di storia
C’è il vento che soffia
C’è il tempo che va
La nebbia che scende
Che scende e che sale
Finché un bel temporale
Non la spazzerà
Ah, l’amore, l’amore cos’è
È una bella avventura
Ah, l’amore, l’amore cos’ha
Tutta questa premura
Ma l’amore, l’amore chissà
Chissà quant’è che dura
Ma l’amore, l’amore per te
Perché
2006
Ecco cosa c’è di strano nei tuoi occhi
Ecco cosa non mi va dei tanti tuoi difetti
Oggi è un giorno che non posso sopportare
Non sai tu quello che vuoi
E tutto il resto è da buttare
Hei, hei, amico americano
Che fai con quel fucile in mano
Hei, hei, compagno comunista
Non sai più farla la protesta
Alibi di chi scuse non ne ha
Questioni di responsabilità
Ecco quello che ti vorrei raccontare
Oggi è un giorno che vorrei davvero andare al mare
Ai tuoi capricci no, non si può dare ancora
Non un solo giorno in più
E che tu vada alla malora
Hei, hei, amico americano
Che fai con quel fucile in mano
Hei, hei, compagno comunista
Non sai più farla la protesta
Alibi di chi scuse non ne ha
Questioni di responsabilità
Altro che perdonarti ancora
Da oggi non ti sopporterò più
Meglio sarebbe più di prima
Far finta di non conoscerti quasi più
2003