C’era un tale anni fa che si faceva chiamare Huckleberry Finn in onore di Twain e delle sue storie strampalate. Registrò due cassette con canzoni che sapevano di Mississippi, tempi andati, caffè parigini, vetri appannati, giorni di pioggia, hobo. Quei nastri sono rispuntati da un vecchio baule e benché si tratti di materiale acerbo e obsoleto, ho trovato cose non banali e interessanti. Ho chiesto in giro info sul vecchio Huck, ma a quanto pare ha cambiato paese molti anni fa e probabilmente ora non si ricorderà nemmeno più delle sue canzoni folk. Mi è venuta così l’idea di rimetterci mano, limandole qua e là, per poi registrarle daccapo. Sarà un nuovo cd che vedrà la luce a primavera, con fantasmagorici titoli tipo “Il regno delle nebbie”, “Il re dei boyscout”, “Ramblin’Jack”, “A Bob”. Insomma, Huck is back.
1. Il regno delle nebbie
2. Il re dei boyscout
3. Osteria
4. Il fuoco della vanità
5. Un sorriso
6. Ramblin’ Jack
7. Patchwork
8. A Bob
9. Due parole per un giorno
10. Dolce lady
11. Un uomo
12. E’ la nostra generazione