Il momento non è dei migliori, a quanto sembra. Obama vuole (ri)bombardare l’Iraq. Gli israeliani e i palestinesi non sono sazi dell’ennesima carneficina. Putin non si sa bene cosa voglia fare, ma intanto inaspriscono i rapporti con gli Usa e l’Europa (e cadono dal cielo aerei destinati altrove). Ci sono poi la Corea, la Siria… Come se non bastasse l’Ebola sta conquistando anche il Vecchio Continente e si continua un po’ ovunque a combattere per il solito stupido e vetusto paradosso: portarsi a casa un dio che in realtà è il dio di tutti. Mia nonna mi raccontava della Spagnola e dei morti della Prima e Seconda guerra mondiale e di quando sua madre si alzava a pregare nel cuore della notte, obbligando il marito (mio bisnonno), benché dovesse alzarsi alle cinque per andare a lavorare, a fare altrettanto. A scuola mi raccontavano delle crociate e dei conquistadores spagnoli. Sono trascorsi cento anni esatti dallo scoppio della Prima guerra mondiale, ma pare non sia cambiato nulla: la guerra continua a fare molta gola al genere umano. Sarà, inevitabilmente, un autunno assai caldo.