Hanno incrociato il mio cammino in momenti lontanissimi della storia, e mai avrei immaginato che un giorno potessero incontrarsi e farsi fotografare insieme. Fu un fulmine a ciel sereno il primo disco di Steve Earle, era forse il primo anno di università, e per colpa sua (e di altri come lui) ho saltato un sacco di lezioni. Poi molti anni dopo, con la laurea già in tasca, è arrivato Davide Van De Sfroos, per dirmi di una mia canzone e dell’altro che mi porto felicemente appresso. Ancora adesso osservandoli insieme li vedo così distanti, eppure così vicini a me. Passa il tempo ma è sempre il tempo di “Guitar Town”.